Riabilitazione, un percorso a ostacoli

07.03.2010

La riabilitazione, per chi ha una patologia cronica degenerativa o rara è fondamentale, ma il 9° rapporto del Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici di Cittadinanzattiva, (presentato l’11 marzo a Roma) rivela cure discontinue per mancanza di fondi e lunghe attese per il rilascio dei presidi. Il 63,64% dei malati denuncia assenza dell’equipe multidisciplinare, il 60,61% la necessità di spostarsi fuori Regione, il ricorso a strutture private, la mancanza di strutture o posti letto, il 54,55% tempi di attesa troppo lunghi. Nel Lazio dal prossimo aprile il 30% della tariffa per la riabilitazione sarà a carico dei cittadini o dei Comuni per chi è a basso reddito. Il nuovo Patto per la Salute prevede che le Regioni a rischio di sforare il bilancio possano ridurre da 60 a 45 giorni la degenza per la riabilitazione. La spesa privata per le cure di un malato cronico arrivano fino a 16.000 euro l’anno. Un conto a carico dei cittadini in crescita che paga il prezzo dei piani di rientro e dei tagli ai budget di molte Asl. In media, all’anno, chi e’ affetto da una patologia cronica o rara spende quasi 2.500 euro per l’acquisto di farmaci necessari e non rimborsati, altri 1.600 per protesi e ausili, circa 850 euro per visite ed esami per tenere sotto controllo la malattia. E ancora: 1.800 euro l’anno per chi necessita di assistenza psicologica e 9.400 euro per la badante. Un vero salasso per il 38,8% di italiani che soffre di una malattia cronica, fra le quali le piu’ diffuse sono l’artrosi/artrite (17,8%), l’ipertensione (15,8%), le malattie allergiche (10,2%), l’osteoporosi (7,3%), la bronchite cronica e l’asma bronchiale (6,2%) e il diabete (4,8%). A pesare di piu’ sono la riabilitazione e l’assistenza (bocciata dal 70% delle associazioni) e le spese per i farmaci, che scontano differenze da Regione a Regione ma anche da Asl ad Asl.

A cura di: Gabriele Ghirlanda