Muovendo da una breve riflessione sul modello policentrico di produzione normativa disegnato dalla Costituzione del 1948, si intende anzitutto inquadrare teoricamente la potestà legislativa regionale all’interno del nuovo Titolo V delineando, in particolare, gli elementi che costituiscono gli assi portanti del riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni.
In seguito, passando dal piano teorico a quello del diritto positivo, si vuole focalizzare l’attenzione, da un lato, sui maggiori problemi interpretativi ed applicativi che la nuova disciplina costituzionale sul potere legislativo regionale dischiude e, dall’altro, sulle possibili prospettive di ‘completamento’ e di ‘aggiustamento’ della riforma del Titolo V di cui si sta discutendo, esaminando i relativi riflessi sulla potestà legislativa regionale.
In appendice, una nota di bibliografia si propone di ricostruire i contributi più significativi sulla nuova dimensione del potere legislativo regionale all’interno della riforma del Titolo V.