1) Il 17 giugno 2005 il neopresidente Catricalà ha presentato la relazione annuale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
L’attenzione è rivolta inizialmente alla scarsa condizione concorrenziale dei servizi di pubblica utilità, caratterizzati dalla presenza di operatori dominanti che ostacolano il progresso tecnico e l’ingresso di nuovi soggetti sul mercato. A tale proposito, Catricalà sottolinea che purtroppo, nel corso degli anni, il Parlamento, il Governo e gli Enti Locali hanno dato seguito molto raramente ai suggerimenti dell’Autorità, la quale, con numerose segnalazioni, ha nel tempo prospettato soluzioni regolatorie e strutturali volte a promuovere la concorrenza.
In particolare, nel settore elettrico il processo di liberalizzazione è stato articolato su diversi piani, quali l’obbligo per Enel di scendere al di sotto del 50% dell’offerta nazionale di elettricità; la creazione di un gestore indipendente della rete di trasmissione nazionale; l’avvio della Borsa Elettrica; la liberalizzazione del settore della generazione. Tuttavia, nonostante le varie misure adottate, a distanza di sei anni dall’emanazione del Decreto Bersani la concorrenza stenta a svilupparsi ed i prezzi continuano a salire. Enel, inoltre, nonostante le dismissioni, continua a possedere un vasto parco centrali, caratterizzato da tecnologie avanzate, che le consente di controllare l’andamento dei prezzi di borsa.
Nella relazione dell’AGCM si legge, inoltre, un prospetto dei provvedimenti presi nell’ambito dell’attività di segnalazione (Parere sulla riunificazione della proprietà e della gestione della rete elettrica nazionale), delle indagini conoscitive (Indagine conoscitiva sullo stato della liberalizzazione del settore dell’energia elettrica) e del controllo delle intese (v. caso Enel Produzione – Endesa Italia).
2) Anche l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha presentato, il 23 giugno 2005, la relazione sullo stato dei servizi e sull’attività svolta nel 2004.
L’Autorità di regolazione evidenzia, innanzitutto, la sussistenza di problemi di difficile risoluzione, quali la persistente incombenza dell’operatore Enel, una imperfetta partecipazione della domanda attiva, lo sviluppo incompleto dei mercati di dispacciamento e della riserva e, soprattutto, il sistematico aumento dei prezzi dell’energia determinato dall’incremento del prezzo dei combustibili fossili.
La generazione italiana, infatti, dipende per quasi il 60% da gas naturale e olio combustibile, mentre gli altri paesi europei fanno un uso molto più largo del carbone e del nucleare; per ovviare a tale fenomeno, l’Autorità propone l’utilizzo di energia più razionale ed efficiente e di fonti rinnovabili.
L’Autorità rileva inoltre, che il sistema elettrico nel 2004 ha registrato una maggiore disponibilità di impianti, determinata da iniziative legislative e regolamentari, nonché dall’avvio della Borsa Elettrica; inoltre, la qualità dei servizi elettrici ha subito dei miglioramenti e se ne prevedono altri significativi.
Le principali linee di azione, proposte nelle conclusioni, riguardano in particolare gli interventi per promuovere lo sviluppo delle linee di interconnessione con l’estero, il potenziamento della rete di trasmissione nazionale e l’attivazione di nuovi impianti di produzione.
Il testo della relazione dell’AEEG è reperibile su http://www.autorita.energia.it/relaz_ann/index.htm;
il testo della relazione dell’AGCM su http://www.agcm.it/z2.htm