Roma, 20 aprile 2004 Il 20 aprile 2004, si è tenuto a Roma presso il CNEL il Convegno su “L’ordinamento professionale nelle pubbliche amministrazioni e nel settore privato tra presente e futuro”. I lavoro sono stati divisi in due sessioni, – l’altra pomeridiana, con la Tavola rotonda su “Le prospettive degli ordinamenti professionali nel pubblico e nel privato”, cui sono intervenuti: Dell’Aringa; V. Talamo, R. Biglieri, G. Caprioli, R. Tittarelli; A. Foccillo, G. Pastorello, M. Gentile, F. Verbaro, G. Fantoni. Sessione mattutina: Questo convegno si introduce nell’ambito delle numerose iniziative portate avanti dal Dipartimento della Funzione Pubblica relativamente al lavoro pubblico, attraverso l’ausilio di fondi nazionali ed europei. Le attività poste in essere sono di tipo formativo (convegni, seminari specialistici, stage, laboratori) e di sviluppo di canali tematici web in cui si fa un focus su arbitrato, contenzioso, gestione delle risorse umane, mobbing e flessibilità (Veneziano). Fantoni – “Le ragioni dell’iniziativa”: Da molti anni è in atto il processo di riduzione al diritto privato del lavoro pubblico; non si tratta certo di un processo lineare, si veda, da ultima, la normativa che interviene sulla disciplina del conferimento degli incarichi dirigenziali, che sembra riproporre un ritorno al passato. Bisogna però portare avanti il disegno di avvicinamento del lavoro pubblico a quello privato, lavorando sul sistema di contrattazione alla luce dell’Accordo del luglio 1993, in modo da arrivare al punto in cui l’unica differenza tra lavoratore pubblico e lavoratore privato sia dovuta alla natura del proprio datore di lavoro. Gasparrini -“Gli ordinamenti professionali nei comparti dell’amministrazione pubblica”: Il quadro normativo, che vedeva l’ordinamento professionale del pubblico impiego ordinato per qualifiche funzionali cui corrispondeva un livello retributivo, legato ad un’amministrazione che non aveva esigenze di modificarsi, è oramai superato. Il d.lgs. n. 29/93 ha portato ad una trasformazione dell’amministrazione, passando, dal quadro precedentemente esposto, ad un sistema di classificazione per Aree, cui corrispondono delle posizioni economiche, per l’accesso alle quali non è più necessario un concorso pubblico (visto che è oramai previsto un sistema di progressioni interne). Occorre però rispettare per i concorsi interni sia i contingenti di dotazione organica che la riserva di percentuale di posti a soggetti esterni all’amministrazione. Si analizzano di seguito i Comparti: – Ministeri ed Enti pubblici non economici, che, oltre a presentare delle similitudini con riferimento alle aree, sono caratterizzati da “parecchia confusione” nella gestione del sistema di passaggi interni; E’ auspicabile che, lavorando per una maggiore semplicità e flessibilità nel settore, si tenti di raggiungere una posizione in cui all’interno delle aree vi siano solo posizioni economiche, una riduzione dei posti riservati all’accesso dall’esterno ed una semplificazione del sistema dei passaggi. Della Rocca – “Il Broad Banding, la riforma degli ordinamenti professionali nel pubblico impiego nell’esperienza internazionale e italiana”: La ricerca dei criteri per la formazione e per l’inquadramento professionale pongono un problema relativo alla ricerca della strada da percorrere, che potrebbe essere o di tipo istituzionale, dando rilievo a fattori esterni come i titoli di studio, la certificazione di attività formative e di esperienze professionali, o di tipo organizzativo, dando rilievo a fattori interni, quali le mansioni ricoperte. Il precedente sistema privilegiava un approccio di tipo istituzionale, dando maggior rilievo alle regole esterne piuttosto che all’efficienza intera del sistema. Indicatori di professionalità possono essere individuati nello status occupazionale, nei profili professionali, nelle posizioni – mansioni, nelle competenze organizzative. Tutto ciò andrà correlato alla dimensione retributiva. Si tratta poi di gestire l’ordinamento professionale in una dinamica che avvenga attraverso automatismi nell’attuazione della valutazione delle prestazioni attraverso o la certificazione o la constatazione delle prestazioni effettivamente svolte. Si analizzano sinteticamente, il modello di lavoro pubblico della Francia e della Gran Bretagna. Dunque, le differenze con il modello italiano sono rappresentate dal fatto che il Broad banding ha delle categorie definite da profili professionali e non occupazionali più consistenti; ogni fascia ha al suo interno dei livelli retributivi e la dinamica delle retribuzioni si basa sulle competenze certificate. L’ordinamento è centralizzato per settore, ma le risorse sono date con salario aggiuntivo decentrato. Biglieri – “L’inquadramento nel settore metalmeccanico: proposte e problemi”: Federmeccanica rappresenta l’insieme delle aziende metalmeccaniche, che vanno da 12 a 13 mila, con un numero di associati tra 1.000.000 ed 1.500.000.. La sua caratteristica risiede nel fatto che il 30% delle aziende metalmeccaniche rappresenta il 70% degli addetti ed il 30% degli addetti rappresenta il 70% delle aziende; ciò comporta sia delle complessità nel processo di coesione delle aziende, che esigenze di polverizzate per il tipo di prodotto che le aziende producono. Piscitelli – “L’esperienza nel settore chimico e le prospettive future”: Il settore chimico è un settore a capital intensive, orientato all’export, basato sulla scienza tecnologica e con una grande diversità merceologica, che va dalle fibre chimiche alla chimica farmaceutica (dove la maggior parte dei dipendenti sono quadri). In questo contesto il contratto deve essere uno strumento flessibile, che colga le varie diversità anche nel quadro retributivo. Mieli – “L’esperienza del settore Banche e Finanza” Le logiche del cambiamento sono le medesime anche per il settore bancario. L’inquadramento del personale ha avuto 3 passaggi fondamentali con: a) il CCNL del 1990, dove si avevano ausiliari, commessi ed operai, impiegati e quadri; b) il CCNL del 1995, dove si avevano funzionari e quadri; c) il CCNL del 1999 che ha 3 aree professionali ed i quadri direttivi; (nel CCNL del 2000 si è avuto il primo contratto separato per la dirigenza bancaria). Sessione pomeridiana: Tavola rotonda: “Le prospettive degli ordinamenti professionali nel pubblico e nel privato”. Dalla tavola rotonda è emerso che il sistema di inquadramento del settore privato è oramai datato (risale al 1973) e si è deciso di operare delle necessarie variazioni. Si lavora per il miglioramento dei criteri organizzativi, garantendo l’equità interna e l’inquadramento da livelli a fasce larghe con un minimo ed un massimo salariale. Vi è poi l’idea dell’ascensore salariale. Una pluralità i nodi problematici messi in luce nel lavoro pubblico: – le progressioni professionali sono un fenomeno recente legato all’interpretazione evolutiva dell’art. 97 Cost., avvenuta principalmente con la seconda privatizzazione. Vi è una diversità di concetto tra accesso all’impiego e progressione interna, ma l’applicazione dei Contratti collettivi ha prodotto una riqualificazione di massa, precludendo l’accesso dall’esterno ciò ha provocato una reazione dell’ordinamento normativo e giurisprudenziale (Talamo). Le recenti sentenze della Corte costituzionale (n. 1/99 e n. 194/02) e la stessa recente pronuncia della Cassazione (n. 15403/03) ne propongono una concezione non in linea con il nuovo assetto del pubblico impiego, assimilando le progressioni interne al concorso pubblico e rimettendole alla giurisdizione del G.A (Talamo, Tittarelli, Foccillo). Si avverte la mancanza di una volontà politica per superare questi problemi (Tittarelli); Si è inoltre sottolineato che il contratto delle Agenzie fiscali, firmato 2 mesi fa, è l’unico contratto della tornata 2002 – 2005 in cui si è tentato di modificare l’ordinamento professionale. Lo scopo che si voleva raggiungere è costruire una leva di gestione per lo sviluppo delle competenze e dei profili delle Agenzie, che ha compiti particolarmente complessi perché la normativa tributaria cambia continuamente (Pastorello). In conclusione i contratti del quadriennio 2002 – 2005 dovranno mirare alla costruzione di un sistema in cui le classificazioni professionali siano date da poche aree con l’accesso dall’esterno solo per il primo gradino (Talamo), migliorando la flessibilità, l’utilizzo del capitale umano e dei servizi (Verbaro). |
L’ordinamento professionale nelle pubbliche amministrazioni e nel settore privato tra presente e futuro – Resoconto convegno
05.05.2004