L’informatica delle Pubbliche amministrazioni: un problema di globalità – Resoconto Convegno

09.11.2004

VI Convegno sulla Teleamministrazione
Cagliari  22-23 ottobre 2004
Facoltà di Scienze Politiche

Il 22 – 23 ottobre 2004 ha avuto luogo, presso l’Università di Cagliari, il VI Convegno sulla Teleamministrazione.
Nella prima giornata, dopo i saluti delle Autorità, in rappresentanza della Regione Sardegna, della Provincia di Cagliari, del Comune di Cagliari e dell’Università di Cagliari, il Convegno è stato introdotto dalla relazione del Prof. Giovanni Duni, dell’Università di Cagliari.

Duni ha sottolineato che al procedimento amministrativo sequenziale si va sostituendo, in prospettiva, un procedimento “a stella”, come diretta conseguenza dell’accesso simultaneo ad un medesimo fascicolo virtuale, da parte di tutte le amministrazioni eventualmente coinvolte nell’ambito di un procedimento. Il procedimento “a stella”, reso possibile dal ricorso alle nuove tecnologie, consentirebbe una maggiore efficienza nello svolgimento dell’azione amministrativa in considerazione sia dell’eliminazione dei fascicoli cartacei (che, peraltro, non dovrebbero essere duplicati, essendo in rete), sia perché, in ambito telematico, il singolo fascicolo può essere consultato simultaneamente da più utenti. Il problema di fondo rimane, ad avviso di Duni, la mancanza di una disciplina organica del procedimento amministrativo informatico. A tal riguardo, e con particolare riferimento all’emenazione, ormai prossima, del Codice delle amministrazioni digitali, sarebbe preferibile operare a livello regolamentare e non legislativo, data la mutevolezza propria della materia.

L’intervento di Duni è stato seguito dalla relazione dell’Avv. Enrico De Giovanni, dell’Ufficio Legislativo del Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie. De Giovanni ha approfondito, in particolare, il tema dei profili giuridici dell’attività del Dipartimento. Il relatore, dopo aver sottolineato l’importante funzione di sostegno assicurata dalle iniziative istituzionale di promozione di progetti di informatizzazione delle pubbliche amministrazioni (adottate, in particolare, dal Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie e dal Comitato nazionale per l’informatica nelle pubbliche amministrazioni – CNIPA), ha sintetizzato l’evoluzione normativa della materia. De Giovanni si è soffermato, in particolare, sulle discipline contenute nel d. lgs. 12 febbraio 1993, n. 93, nella legge 15 marzo 1997, n. 59 (cd. Bassanini uno), e nella disciplina interna di recepimento della direttiva comunitaria sulle firme elettroniche (direttiva 1999/93/CE del 13 dicembre 1999), di cui al d. lgs. 23 gennaio 2002, n. 10 e al D.P.R. 8 aprile 2003, n. 137, che hanno novellato la versione originaria del testo unico sulla documentazione amministrativa, D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. De Giovanni ha inoltre evidenziato la rilevanza di un intervento normativo focalizzato sulla puntualizzazione dei principi generali della materia; obiettivo, questo, tra i più rilevanti dell’emanando Codice delle amministrazioni digitali.

E’ seguita la relazione del Prof. Maurizio Talamo, dell’Univesità di Roma “Tor Vergata”, che ha approfondito la problematica della globalizzazione dell’informatica pubblica e del ruolo dei sistemi. Talamo ha sottolineato la necessità di spostare l’attenzione dalle questioni inerenti il front office amministrativo a quelle attinenti il back office e, in definitiva, la complessa problematica dell’informatizzazione dei procedimenti amministrativi. Il relatore ha inoltre sottolineato che l’originaria attenzione prestata al front office derivava anche dalla semplicità dei problemi che esso poneva da un punto di vista informatico. Il passo successivo e, da un punto di vista informatico, più complesso consiste nel passaggio dall’informatizzazione dei singoli atti all’informatizzazione del sistema (back office) di svolgimento dei procedimenti per via informatica.

La giornata si è conclusa con la relazione del Prof. Roberto Benzi, consulente scientifico del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, che ha focalizzato l’attenzione sui profili tecnologici degli interventi del Dipartimento. Il problema principiale evidenziato da Benzi è quello dell’interoperabilità dei sistemi informatici delle amministrazioni pubbliche. La questione, ha sottolineato il relatore, si pone anche nella prospettiva dello svolgimento di procedimenti amministrativi che, oltre a coinvolgere autorità nazionali, coinvolgano anche l’amministrazione comunitaria, ovvero le amministrazioni di altri Paesi membri dell’Unione; emerge, in altri termini, la complessa problematica della dimensione comunitaria dell’interoperabilità dei sistemi informatici pubblici. Da questo consegue, ha concluso Benzi, la generale rilevanza, nella disciplina della materia, delle regole tecniche che, a differenza delle norme di grado primario, possono, peraltro, essere modificate più agevolmente.

La seconda giornata del Convegno è stata aperta dalla relazione del Prof. Vincenzo Cerulli Irelli, dell’Università di Roma “La Sapienza”, che ha approfondito la complessa tematica del procedimento con più amministrazioni. Cerulli Irelli ha evidenziato tre ordini di problemi in materia: di tipo costituzionale, di tipo politico, di ordine culturale. A quest’ultimo riguardo, è stata sottolineata la necessità di procedere ad una “rialfabetizzazione” dei pubblici dipendenti, strumentale al superamento della “tradizione cartacea”. Cerulli Irelli ha poi evidenziato la sussistenza di quattro modelli di procedimenti con più amministrazioni: in ambito statale (per l’emanazione, ad esempio, di atti consultivi, di atti autorizzatori, etc.); procedimenti in cui sono coinvolte amministrazioni statali e locali (atti di concerto, atti di accordo, etc.); procedimenti che interessano una pluralità di amministrazioni regionali e locali; infine, procedimenti amministrativi che coinvolgono amministrazioni sia a livello nazionale (statali, regionali, locali), sia a livello comunitario. Il relatore ha poi sollevato alcune problematiche in ordine all’adozione dell’informatica e della telematica nell’ambito di istituti, quali le conferenze di servizi, i concerti, le intese, che coinvolgono una pluralità di amministrazioni pubbliche. In conclusione, Cerulli Irelli ha sottolineato che l’informatizzazxione della pubblica amministrazione dovrebbe rispondere a tre fondamentali esigenze: l’accessibilità ai giacimenti informativi delle amministrazioni; il superamento dei tempi procedimentali; il problema della riconoscibilità dei soggetti che operano mediante strumenti informatici e telematici.

L’intervento di Cerulli Irelli è stato seguito dalla relazione del Dott. Gianfranco Bussolai, responsabile del progetto Next, i centri servizio territoriali per i piccoli comuni della Regione Sardegna. Bussolai ha sottolineato la rilevanza di iniziative sul nodello Next strumentali ad evitare la “marginalità informatica” delle piccole realtà locali. In particolare, il Sardegna, oltre il 97% dei Comuni ha meno di 5.000 abitanti. Si tratta, pertanto, di realtà che difficilmente, al di fuori di un impegno comune, potrebbero avere accesso ai benefici che dovrebbero conseguire all’utilizzo di strumenti informatici e procedure telematiche di svolgimento dei procedimenti amministrativi. A tal fine, sono sorti i centri servizio, strutture che aggregano più enti di piccole dimensioni attraverso un’organizzazione di competenza territoriale. Bussolai ha concluso precisando che i centri servizio possono avere forma consortile, essere aziende consortili di diritto privato, oppure, infine, S.p.A. e/o società consortili con controllo pubblico.

E’ seguita la relazione dell’Avv. Carmelo Giurdanella, del Foro di Catania, Direttore scientifico del DAE. Giurdanella ha affrontato la problematica della sottoscrizione informatica nell’ambito del generale processo di digitalizzazione dell’attività amministrativa. Il relatore ha in particolare sottolineato i problemi di recepimento posti dall’adeguamento della disciplina interna sulla sottoscrizione informatica (originariamente contenuta nel D.P.R. 10 novembre 1997, n. 513) alla regolamentazione comunitaria contenuta nella direttiva 1999/93/CE del 13 dicembre 1999. Giurdanella ha evidenziato caratteristiche e discrasie del recepimento interno della disciplina comunitaria, avvenuta mediante due distinti atti normativi: il d. lgs. 23 gennaio 2003, n. 10 e il D.P.R. 8 aprile 2003, n. 137, che hanno novellato l’originaria versione del testo unico sulla documentazione amministrativa, D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.

L’intervento di Giurdanella è stato seguito dalla relazione della Prof.ssa Paola Piras, dell’Università di Cagliari, che ha approfondito la problematica dell’erogazione on line di servizi pubblici. Piras ha sottolineato, in particolare, la necessità di assicurare condizioni di universalità nell’erogazione di pubblici servizi mediante l’ausilio di strumenti informatici e telematici. La relatrice ha infatti evidenziato i rischi di digital divide che, altrimenti, potrebbero sorgere, con ciò revocando in dubbio la democraticità del processo di informatizzazione pubblica.

Il Convegno è stato concluso dal Prof. Duni, che ha evidenziato, in particolare, la proficuità del confronto tra giuristi ed informatici rispetto alle problematiche sollevate dall’utilizzo delle nuove tecnologie nell’attività amministrativa.

Giuseppe Cammarota