Presentati dalla Commissione Europea i risultati dell’Indagine sulla concorrenza nei settori energetici.

27.02.2006

I risultati dell’Indagine sulla concorrenza nei settori energetici avviata nel giugno 2005 ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento 1/2003, sono stati recentemente presentati dalla Commissione (16 febbraio 2006). Nel documento si evidenzia come i mercati europei dell’energia non siano ancora aperti alle regole della concorrenza e dimostrino gravi carenze nell’organizzazione del mercato unico.
Le indicazioni contenute nell’Indagine settoriale, che confermano le preliminari osservazioni pubblicate dalla Commissione nel novembre del 2005, hanno permesso di individuare alcuni aspetti di particolare criticità che concorrono a determinare notevoli disfunzioni nei mercati del gas e dell’energia elettrica.
Più in particolare, vengono evidenziate le seguenti problematiche:
1) elevato livello di concentrazione che ancora caratterizza, in molti Stati membri, i mercati del gas e dell’energia elettrica dove gli operatori incumbent hanno quindi la possibilità di influenzare i prezzi;
2) mancanza di adeguata liquidità in molti mercati da ricondurre, tanto alla presenza di contratti a lungo termine (è il caso del gas), quanto al fatto che molte imprese operano contemporaneamente nel campo della produzione e della vendita al dettaglio, limitando in tal modo lo sviluppo dei mercati all’ingrosso (è il caso dell’elettricità).
3) presenza di rilevanti ostacoli alla fornitura transfrontaliera di gas e di elettricità che impediscono lo sviluppo di mercati energetici integrati a livello comunitario;
4) scarsa trasparenza dei mercati, che avvantaggia gli operatori esistenti e danneggia i nuovi entranti
5) scarsa fiducia da parte di imprese e consumatori sui meccanismi di formazione dei prezzi sui mercati all’ingrosso dell’energia.

In tale prospettiva, la Commissione, pur osservando come allo stato attuale sia prematuro formulare decisioni conclusive sulle iniziative da intraprendere al fine di risolvere i problemi sopra evidenziati – ed in attesa di ulteriori utili elementi per la definizione delle misure da adottare che perverranno dal dibattito che seguirà la pubblicazione di un prossimo Libro Verde sulla Politica Energetica (pubblicazione prevista per Marzo 2006) -, afferma che essa proseguirà la sua azione nell’affrontare alcuni nodi particolarmente critici.
Più precisamente, la Commissione continuerà ad affrontare le problematiche connesse all’alto grado di concentrazione dei settori energetici facendo ricorso agli strumenti previsti dal Regolamento sul controllo delle operazioni di concentrazione, così come effettuerà, ai sensi degli articoli 81 ed 82 del Trattato, investigazioni su possibili violazioni delle norme comunitarie a tutela della concorrenza (intese ed abusi di posizioni dominante) derivanti da pratiche finalizzate alla “chiusura” dei mercati del gas e dell’energia elettrica attraverso l’impiego di contratti a lungo termine nei mercati “a valle”, o di “restrizioni” all’accesso alle infrastrutture di trasporto, stoccaggio o interconnessione.
La Commissione, inoltre, propone di monitorare attentamente le modalità di formazione dei prezzi all’ingrosso di energia elettrica nelle “Borse elettriche”, di effettuare una valutazione competitiva dei meccanismi che “legano” i prezzi del gas alle quotazioni dei prodotti petroliferi e di colpire l’utilizzo da parte degli operatori incumbent di pratiche volte ad impedire o scoraggiare i consumatori/clienti dal cambiare fornitore.
Tra le possibili iniziative regolatorie delineate dalla Commissione, vengono indicate misure volte a rafforzare gli “obblighi di trasparenza” degli operatori incumbent, in particolar modo per ciò che concerne l’accesso alle reti infrastruttruali. Per ciò che riguarda l’interconnessione tra i diversi sistemi nazionali, la Commissione, pur riconoscendo i risultati positivi raggiunti da alcuni esempi di determinazione di regole comuni tra Regolatori nazionali, osserva come il ricorso a forme di “cooperazione volontaria” tra le Autorità di regolazione di differenti Stati membri non assicuri un adeguato livello di certezza ai fini dell’incentivazione di investimenti in potenziamento delle interconnessioni.
Infine, la Commissione osserva come le previsioni in tema di unbundling contenute nelle Direttive del 2003 in tema di completamento dei mercati interni dell’energia elettrica e del gas, devono essere implementate non solo nella forma, ma anche nello “spirito” ed afferma che se gli ulteriori approfondimenti che essa effettuerà nei prossimi mesi dovessero evidenziare la non adeguatezza dell’attuale quadro regolatorio a garantire “effettiva parità” nelle condizioni competitive, potrebbe rendersi necessario fare ricorso a misure di separazione strutturale delle attività di produzione e/o vendita dalle attività monopolistiche relative alle infrastrutture di trasporto e/o stoccaggio.

Ulteriori approfondimenti sull’Indagine sulla concorrenza nel settore dell’energia sono disponibili sul sito della Commissione Europea al seguente indirizzo: http://europa.eu.int/comm/competition/antitrust/others/sector_inquiries/energy/

a cura di Luigi Alla