Il PNRR nel contrasto allo skill mismatch: verso una nuova frontiera delle politiche attive del lavoro

24.03.2025

Il PNRR nel contrasto allo skill mismatch: verso una nuova frontiera delle politiche attive del lavoro

Sommario: 1. Introduzione: La trappola della forza lavoro nel mancato match tra domanda e offerta; – 2. Il nuovo paradigma della formazione: Il piano Nuove Competenze – Transizioni (PNC-T); – 2.1 La centralità della dimensione territoriale: dalle istituzioni alle imprese; 2.2-Riconoscimento e spendibilità della formazione sul lavoro; – 2.3 Introduzione dei sistemi di analisi ex ante, in itinere ed ex post del mercato del lavoro e delle policy implementate; 3. Strumenti per la trasformazione del mercato del lavoro: il programma GOL; 3.1 Obiettivi e Gruppi di intervento; 3.2 Le interconnessioni con il Piano Nuove Competenze; 3.3 Lo stato di avanzamento; 4. Conclusioni e prospettive.

Abstract
Il cosiddetto skill mismatch ovvero il mancato overlap tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle effettivamente possedute dai lavoratori è una delle problematiche principali da risolvere per rendere il sistema produttivo sempre più resiliente e adeguato alle sfide future. Una formazione mirata, quindi, assume un’importanza sempre più rilevante nel quadro delle politiche attive come chiave di volta per attenuare tale fenomeno. In quest’ottica si pone la Componente 1 “Politiche attive del mercato del lavoro” della Missione 5 “Inclusione e coesione” e alcuni interventi della Missione 7 “Repower EU” a titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (di seguito MLPS) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In questo quadro, le principali azioni di policy che prevedono un investimento massiccio nella formazione e nella riqualificazione della forza lavoro sono il Piano Nuove Competenze – Transizioni (di seguito PNC-T), milestone afferente alla VI rata e raggiunta a marzo 2024, il programma GOL (Garanzia occupabilità dei lavoratori), la riforma per il potenziamento dei centri per l’impiego e la formazione in modalità duale, obiettivi da raggiungere entro la fine del 2025. In questa sede di vuole approfondire in particolare il PNC-T e il suo raccordo con il programma GOL con l’obiettivo di verificare se in concreto questi strumenti possano essere considerati innovativi rispetto alle esperienze precedenti e rappresentare una nuova frontiera delle politiche attive del lavoro alla luce anche della nuova strategia comune per colmare il gap delle competenze e migliorare la competitività varata dalla Commissione europea con la comunicazione “Union of Skills” del 5 marzo 2025.

The so-called skill mismatch, i.e. the lack of overlap between the skills required by the labour market and those actually possessed by workers is one of the main issues to be resolved in order to make the production system more resilient and adapted to future challenges. A targeted training, therefore, becomes increasingly important in the framework of of active policies as the key to mitigating this phenomenon. In this perspective, Component 1 ‘Active labour market policies’ of Mission 5 ‘Inclusion of Mission 5 ‘Inclusion and Cohesion’ and some interventions of Mission 7 ‘Repower EU’ under the Ministry of Labour and Social Policies (hereafter MLPS) of the National Recovery and Resilience Plan (NRP). In this framework, the main policy actions involving a massive investment in the training and retraining of the workforce are the workforce are the New Skills – Transitions Plan (hereafter PNC-T), milestone related to the VI instalment and reached in March 2024, the GOL programme (Guaranteed Employability of Workers), the reform for the strengthening of employment centres and dual training, targets to be achieved by the end of 2025. Here we want to look in particular at the PNC-T and its connection with the GOL programme with the the objective of verifying whether in concrete terms these instruments can be considered innovative compared to previous experiences and represent a new frontier of of active labour policies in the light also of the new common strategy for closing the skills gap and improving competitiveness competitiveness launched by the European Commission with the communication ‘Union of Skills’ of 5 March 2025.

 

di Luciano Monti e Costanza Piciollo


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