Giannini, Cassese e il PNRR: solo “invarianti” nei processi di riforma?

24.07.2024

Sommario: 1. Le riforme: un topos permanente. – 2. Le “invarianti” della pubblica amministrazione nel Rapporto Giannini (1979) e nel RapportoCassese (1993): a) la frammentarietà della distribuzione delle funzioni. – 3 Segue. b) problematicità e arretratezza nelle modalità di reclutamento del personale. –  4. Profili di riforma per un’amministrazione strumentale al PNRR. – 5. La trasformazione della pubblica amministrazione: digitalizzazione, semplificazione e formazione del personale. –  6. PNRR e p.a.: è una riforma sulle funzioni dell’amministrazione? – 7. La funzione di “indirizzo politico”: una “invariante” disattesa.

 

Abstract

In ogni tentativo di riforma della pubblica amministrazione ricorrono alcuni elementi permanenti che si presentano da modernizzare e che vengono definiti come le “invarianti” dei programmi di riforma. Questo contributo partendo dalle “invarianti” dei progetti di riforma più significativi del novecento (Giannini e Cassese), si pone l’obiettivo di confrontarle con il programma di riforma della p.a. in corso di attuazione attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Partendo da queste premesse, poi, l’attenzione si focalizza sul modo in cui il PNRR sta incidendo sulla realizzazione della riforma amministrativa partendo da un’analisi delle fonti normative.Al riguardo, la riforma prevede un approccio a due livelli: misure urgenti e riforme organizzative. Sotto il primo profilo, il legislatore interviene attraverso l’introduzione di procedure semplificate per lo svolgimento dei concorsi pubblici (modalità utilizzabile non oltre il 31 dicembre 2026), ritenute necessarie per dare un supporto immediato alle amministrazioni carenti in capacità amministrativa. Sotto il secondo profilo, in relazione all’accesso e al reclutamento del personale a lungo termine, il legislatore evidenzia l’esigenza di semplificazione delle procedure selettive. A tal fine, dal punto di vista normativo, il progetto riformatore interviene mediante l’emanazione di decreti legge, convertiti con modificazioni in legge, che inseriscono alcune disposizioni all’interno della legislazione già esistente in materia.

In every attempt to reform the public administration, there are certain permanent elements that have to be modernised and are defined as the “costant features” of reform programmes. This contribution, starting from the “costant features” of the most significant reform projects of the 20th century (Giannini and Cassese), aims to compare them with the public administration reform programme currently being implemented through the National Recovery and Resilience Plan. On this basis, attention is then focused on how the NRRP is affecting the implementation of administrative reform from an analysis of regulatory sources. In this respect, the reform envisages a two-level approach: urgent measures and organisational reforms. Under the first profile, the legislator intervenes through the introduction of simplified procedures for the conduct of public competitions (a modality that can be used no later than 31 December 2026), deemed necessary to provide immediate support to administrations lacking in administrative capacity. Secondly, in relation to the access to and recruitment of long-term staff, the legislator emphasises the need to simplify selection procedures.To this end, from a regulatory point of view, the reform project intervenes through the issuance of decree-laws, converted with amendments into law, which include certain provisions within the already existing legislation on the subject.

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di Valentina Gallo


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