SOMMARIO: 1. Introduzione: oltre l’integrazione – 2. I limiti del modello europeo di integrazione e dei sui strumenti – 3. Divari territoriali e divari generazionali attraverso la crisi – 4. Conclusione: i primi passi per una “nuova” integrazione che superi i divari.
ABSTRACT
L’attuale processo di integrazione europea, prima ancora che dalla forzata riflessione imposta da Brexit e dai movimenti centrifughi che scuotono molti paesi dell’Unione, va messo in discussione per i suoi assunti. Gli strumenti di convergenza che lo presuppongono hanno dimostrato la loro fallacia e la crisi avviatasi nel 2008 è stata solo la cartina tornasole di un fallimento annunciato. Nuove forme di divario territoriale e divari generazionali pongono in tutta evidenza la necessità di ripartire da una agenda che più che economica, deve essere sociale. In questo contributo sono brevemente richiamate le origini dei due principali divari e esposti i risultati ottenuti dalla oramai ultradecennale politica di coesione economica e sociale europea, per poi concentrarsi sugli ultimi e recenti sviluppi della presa di coscienza a livello delle istituzioni europee della centralità del pilastro sociale, tracciandone la portata e le prospettive che vanno oltre un’integrazione di facciata.