Il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

15.10.2017

Lo scorso 20 maggio 2017 è entrato in vigore il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (D.P.R. n. 57 del 2017), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 103 del 5 maggio 2017.

Il D.P.R. in esame, emanato ai sensi dell’articolo 17, comma 4-bis, della L. 400/1988 (secondo cui l’organizzazione e la disciplina degli uffici dei Ministeri sono determinate con specifico D.P.R.), contiene la riorganizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in seguito all’istituzione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (Ispettorato) e dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL): istituzione avvenuta con i decreti legislativi nn. 149/2015 e 150/2015 (decreti attuativi del cd. jobs act).

Tali decreti attuativi, infatti, avevano posto il capo al Ministero l’obbligo provvedere (ai sensi, rispettivamente, dell’articolo 10 del d.lgs. 149/2015 e dell’articolo 4, commi 10 e 11, del d.lgs. 150/2015) alla modifica della propria organizzazione interna e alla rideterminazione delle dotazioni organiche del personale (dirigenziale e non) alla luce dell’istituzione dell’Ispettorato e dell’ANPAL.

Così il decreto in esame adegua l’organizzazione del Ministero, precedentemente disciplinata dal D.P.C.M. 14 febbraio 2014, n. 121, ridefinendo l’assetto delle strutture di livello dirigenziale generale (Segretariato generale e Direzioni generali), nell’ambito delle quali vengono altresì individuati i corrispondenti uffici dirigenziali non generali (Divisioni) e le relative funzioni e attribuzioni.

Di seguito si segnalano le novità più rilevanti. In prima battuta, in seguito alla già citata istituzione dell’Ispettorato e dell’ANPAL, si assiste alla soppressione di due Direzioni Generali (Direzione Generale per le politiche attive, i servizi per il lavoro e la formazione e la Direzione Generale per l’attività ispettiva). Le direzioni generali quindi passano dal numero di dieci unità al numero di otto e i posti funzione di livello dirigenziale non generale passano da 60 a 50 (di cui 7 incardinati negli uffici di diretta collaborazione del Ministro, 6 presso il segretariato generale e 37 presso le direzioni generali).

In relazione alle funzioni e a i compiti attribuiti al Segretariato generale si segnala l’attribuzione di nuove funzioni inerenti la vigilanza e il monitoraggio degli obiettivi delle prestazioni e della corretta gestione dell’Ispettorato e dell’ANPAL.

Per quanto attiene alle funzioni e ai compiti di spettanza delle direzioni generali si assiste: alla ridefinizione dell’assetto della Direzione Generale per le politiche del personale; alla ridenominazione di due Di regioni Generali (sistemi informativi e tutela delle condizioni di lavoro e delle relazioni industriale) e all’armonizzazione tra le competenze della D.G. per l’inclusione e le politiche sociali e quelle dell’ANPAL.

Per la rimodulazione delle dotazioni organiche del Ministero, infine, si rimanda alla nuova di cui all’articolo 12, comma 1, del Regolamento in esame.

a cura di Simone Neri