Valorizzazione del patrimonio culturale dell’ADSI attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro

20.09.2016

SOMMARIO: 1 Analisi del contesto e principali criticità – 2. Metodologia utilizzata per l’indagine – 3. Primi risultati emersi – 4. Conclusioni.

 

ABSTRACT

La recente firma del protocollo d’intesa tra il MIUR e l’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) rappresenta una formidabile occasione per coniugare le opportunità di crescita del capitale umano rappresentato dalle giovani generazioni di studenti del triennio superiore e le opportunità di tutela e valorizzazione del grande patrimonio storico, artistico e culturale rappresentato dalle dimore storiche private disseminate su tutto il territorio nazionale. Si tratta di due realtà entrambe “messe a rischio” che richiedono ora politiche organiche e di lungo respiro volte da un lato a ridurre il consistente divario generazionale (dei giovani) e la marginalizzazione (delle dimore storiche).

Lo spunto della riflessione parte dall’esame di poco meno di un centinaio di dimore storiche toscane che svolgono anche attività di impresa e che rappresentano dunque le prime candidate a rappresentare le entità di riferimento per percorsi di alternanza – scuola lavoro rivolti a quella che può essere definita la nuova economia della cultura.

L’esame del campione, che non ha tuttavia la pretesa ancora di rappresentare il variegato microcosmo delle dimore storiche italiane, dimostra come i settori interessati siano numerosi, così come le competenze che vi si sviluppano. Competenze che possono arricchire non solo gli studenti che hanno intrapreso i percorsi dell’offerta liceale ma anche quelli che si stanno formando negli istituti tecnici e professionali.

Si scopre che le attività delle dimore storiche non è solo circoscritta all’organizzazione di eventi e alla funzione di ospitalità e (talvolta) di ristorazione, ma spazia dallo Storytelling alla promozione del turismo esperienziale ed ecosostenibile, per arrivare anche all’artigianato e alla riscoperta di quelli che possono essere definiti i “lavori dimenticati”.

Anche tra le competenze ci sono delle sorprese, e molti sono i versanti trasversali come l’Interazione con il pubblico e conoscenza delle lingue straniere e il problem solving.

Sorprese anche dall’analisi quantitativa, che lascerebbe intravvedere, in una realtà come quella senese per empio, di poter indirizzare 1 studente su 10 in questo percorso. Uno studente che imparando a raccontare, rappresentare e valorizzare una dimora storica, imparerà anche a raccontare un po’ di se stesso. E questo non è poco per il mondo del lavoro ma in generale per la collettività.

Monti Cerroni

di Luciano Monti e Roberto Cerroni


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