È entrato in vigore il 25 gennaio 2011 il Nuovo Codice dell’amministrazione digitale (CAD), emanato con il decreto legislativo 30 dicembre 2010, n. 235, di modifica del precedente decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. In seguito alla riforma della pubblica amministrazione introdotta con il decreto legislativo n. 150 del 2009 e alla luce delle continue innovazioni tecnologiche, si è reso necessario un nuovo intervento normativo che renda la PA sempre più moderna, dinamica e digitale, permettendo in questo modo, da una parte, di instaurare un rapporto sempre più agevole e diretto con i singoli cittadini e, dall’altra, di razionalizzare e ridurre ulteriormente la spesa pubblica. Il Nuovo Codice dell’amministrazione digitale traccia nuovamente il quadro legislativo entro cui deve attuarsi la digitalizzazione dell’azione amministrativa e ribadisce i diritti dei cittadini e delle imprese in materia di uso delle tecnologie nelle comunicazioni con le amministrazioni, individuandone di nuovi.
La riforma prevede l’introduzione di misure premiali e sanzionatorie per le pubbliche amministrazioni virtuose e per quelle inadempienti, nonché la predisposizione di incentivi attraverso l’utilizzo delle risorse derivanti dai risparmi per il finanziamento di progetti di innovazione.
In particolare, i principali cambiamenti introdotti dalla riforma concernono la validità dei documenti indipendente dal supporto e la validità dei documenti informatici; la conservazione digitale dei documenti; l’utilizzo della posta elettronica certificata; l’utilizzo dei siti internet delle pubbliche amministrazioni per l’innalzamento dei livelli di trasparenza; la predisposizione di meccanismi di customer satisfaction su internet; la trasmissione delle informazioni via web; la comunicazione tra imprese e amministrazioni; l’accesso ai servizi in rete; l’utilizzo della firma digitale nonché della Carta d’identità elettronica e della Carta nazionale dei servizi; il ricorso a pagamenti elettronici; l’istituzione del protocollo informatico, del fascicolo elettronico e della sua tracciabilità e della base dati di interesse nazionale; la disciplina della sicurezza digitale e l’open data.
In conformità con il piano e-Gov, il nuovo CAD sarà attuato progressivamente, secondo un programma temporale che terminerà nel 2012.