Il d.P.C.m. 5 dicembre 2013, n. 159, ha attuato un’ampia riforma dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), divenuta operativa all’inizio del 2015. La riforma ha l’obiettivo di stabilire regole uniformi e oggettive sull’accesso alle prestazioni sociali e sui metodi di calcolo della situazione economica degli aventi diritto, a garanzia di una maggiore equità nella compartecipazione al costo delle prestazioni. Tra l’altro, il nuovo sistema accresce il novero e il peso dei dati presi in considerazione, come quelli relativi al patrimonio delle famiglie; include nel calcolo anche i redditi esenti da imposizione fiscale, come le pensioni sociali o le indennità di accompagnamento; prevede agevolazioni per le famiglie numerose e i disabili.
La disamina del nuovo ISEE offre l’occasione per riflettere su uno dei temi cruciali per il futuro del Paese: la sostenibilità del sistema di welfare in un periodo di risorse scarse. Ci si chiede attraverso quali modalità, in un momento di grave crisi economico-finanziaria, e in un contesto in cui tanto il welfare State quanto le autonomie territoriali sono talora rappresentati come lussi non più sostenibili, si potrà affrontare la sfida di allocare le risorse pubbliche, rendere accessibili i servizi socio-sanitari e distribuire i relativi costi con modalità più egualitarie, solidaristiche e meglio calibrate sulle esigenze dei cittadini. Si tratta evidentemente di obiettivi ambiziosi, che la Repubblica non può omettere di perseguire nemmeno in una situazione rappresentata come emergenziale. Anzi, è proprio in questo il momento che la garanzia dei diritti sociali – insieme all’inderogabilità dei doveri di solidarietà, al principio di uguaglianza sostanziale e a un certo grado di uniformità nel godimento effettivo del diritto all’assistenza – viene più profondamente chiamata in questione: sicché occorre, una volta di più, saggiarne la dignità e la consistenza costituzionale.
Luogo di svolgimento del Convegno: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, aula Pio XI
Data: 23 febbraio 2015, 09.30-13.30
Saluti
Presentazione
Michele Massa, ricercatore di istituzioni di diritto pubblico nell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Presiede
Aldo Carera, professore ordinario di storia economica nell’Università Cattolica del Sacro Cuore, presidente della Fondazione Giulio Pastore;
Relazioni
Lorenza Violini, professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università degli Studi di Milano;
Barbara Pezzini, professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università degli Studi di Bergamo;
Massimo Dogliotti, consigliere della Suprema Corte di Cassazione.
Coffe break
Interventi
Attilio Rimoldi, segretario nazionale FNP-CISL per le politiche socio-sanitarie;
Alessandro Candido, assegnista di ricerca in istituzioni di diritto pubblico, Università Cattolica del Sacro Cuore;
Massimiliano Gioncada, avvocato e consulente legale degli ordini degli assistenti sociali di Lombardia, Trentino-Alto Adige e Liguria.
Conclusioni
Enzo Balboni, già ordinario di istituzioni di diritto pubblico, Università Cattolica del Sacro Cuore.
Direzione scientifica: Michele Massa
Coordinamento e organizzazione: Alessandro Candido
È stato richiesto l’accreditamento presso l’Ordine degli avvocati di Milano e presso l’Ordine degli assistenti sociali della Lombardia.