Comunicazione della Commissione del 22 gennaio 2014, COM(2014)15
(a cura di Allegra canepa)
La direttiva fissa i nuovi obiettivi per il 2030 in materia di clima-energia così riassumibili: 1) riduzione delle emissioni di gas serra del 40% rispetto al 1990 (traguardo da raggiungere a livello europeo sia attraverso il settore Emissions Trading System – ETS – che dovrebbe portare ad una diminuzione del 43% al 2030 che dei settori non ETS) 2) espansione della quota di energie rinnovabili 3) miglioramento dell’efficienza energetica anche attraverso un esame specifico dei singoli settori per individuare le aree nelle quali vi sono ampi margini di miglioramento (ad es. quello abitativo) 4) riforma del sistema ETS che tenga conto anche dei cicli economici negativi come quello attuale 5) rafforzamento della concorrenza e sicurezza del sistema energetico 6) nuovo sistema di governance basato su obiettivi da raggiungere attraverso un mix di misure europee e nazionali (queste ultime inserite nei piani energetici nazionali) che rendano maggiormente coerenti gli approcci degli Stati membri e favoriscano la realizzazione della concorrenza e integrazione del mercato. A tal fine viene delineato un percorso nel quale la Commissione individua gli obiettivi, i piani nazionali vengono redatti attraverso uno scambio costante di informazioni e poi verificati dalla Commissione per capire se quanto previsto può consentire di raggiungere i traguardi prefissati.
Infine è interessante evidenziare come nella parte dedicata all’energia rinnovabile la Commissione si soffermi anche sul settore del trasporto e dei biocarburanti. Essa sottolinea come in quest’ambito sia necessaria una revisione della strategia attuata finora ed in particolare dei meccanismi di incentivazione dei biocarburanti. Infatti la prima generazione dei biocarburanti ha avuto un ruolo limitato nel processo di de-carbonizzazione del settore del trasporto come dimostrano i carburanti food-based dai quali non sono arrivati i risultati sperati a livello di riduzione di emissioni (per tale motivo si prevede questi ultimi non siano più incentivati dopo il 2020).