TAR Liguria, 28.3.2013, n. 552 – La scuola paritaria realizzata da un ente ecclesiastico non è esonerata dal contributo di costruzione

15.05.2013

Sentenza TAR Liguria, sez. I, 28 marzo 2013, n. 552

EDILIZIA PRIVATA – COSTO DI COSTRUZIONE – ESONERO EX ART. 9, LETT. F, L. N. 10/1977 – OPERE PUBBLICHE REALIZZATE DA ENTE ECCLESIASTICO – INAPPLICABILITA’

L’art. 9 , lettera f), della legge n. 10 / 77 subordina l’esenzione dal contributo di costruzione a due requisiti, l’uno oggettivo e l’altro soggettivo: deve trattarsi di opere pubbliche o di interesse pubblico, realizzate da soggetti pubblici. Può ritenersi compatibile con l’esenzione in discorso anche l’iniziativa del privato, ma soltanto se questo agisca per conto di un Ente pubblico, come nell’istituto della concessione di opera pubblica o in altre analoghe figure organizzatorie ove l’intervento è realizzato da soggetti non animati dallo scopo di lucro o che accompagnano tale obiettivo con un legame istituzionale con l’azione dell’amministrazione per la cura degli interessi della collettività. Contemplando una fattispecie eccezionale, deve ritenersi che il beneficio in discorso sia di stretta intepretazione e, pertanto, non possa attagliarsi alla fattispecie controversa, riguardante la realizzazione di un istituto scolastico paritario da parte di un ente religioso. In tal caso, infatti, sotto il profilo oggettivo, trattandosi di una scuola privata, basata sul pagamento pagamento di rette per la frequenza, non sarebbe accessibile a tutti e, quindi, diversamente dalla scuola pubblica, avrebbe uno scopo di lucro che impedirebbe di beneficiare dell’esonero dai contributi. (Tar Piemonte, I, 10\3\2007 n.1164), anche qualora, come nel caso di specie la ricorrente dimostri la mancanza di un fine speculativo o lucrativo nell’attività esercitata. Sotto il profilo soggettivo, quale che sia la rilevanza sociale dell’attività esercitata nella o con l’opera edilizia alla quale la concessione si riferisce, l’ente ecclesiastico resta sprovvisto di legami funzionali o comunque organizzatori da specifici enti pubblici istituzionalmente competenti a realizzare l’opera.

a cura di Michele Ferrante


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