In virtù della modifica apportata all’art. 16, 1 comma, della Legge 10 ottobre 1990, n. 287 dal d. l. 24 gennaio 2012, n. 1(convertito, con modifiche, dalla Legge 24 marzo 2012, n. 27), le soglie di fatturato, il cui superamento fa sorgere l’obbligo di notifica preventiva a carico delle imprese coinvolte in un’operazione di concentrazione, sono divenute, a partire dal 1° gennaio 2013, cumulative e non più alternative. Di conseguenza, un’operazione di concentrazione dovrà essere previamente comunicata all’Autorità unicamente in caso di superamento di entrambe le soglie.
Nell’intento di agevolare l’applicazione della suddetta modifica, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha ritenuto utile pubblicare, in data 5 agosto 2013, un chiarimento interpretativo inerente all’individuazione della seconda soglia prevista dal citato articolo, ossia del “fatturato realizzato a livello nazionale dall’impresa di cui è prevista l’acquisizione”. Oggetto del chiarimento due distinte ipotesi di concentrazione: la costituzione di una nuova impresa comune e le fusioni.
Più nel dettaglio, l’AGCM stabilisce che, ai fini di un corretto accertamento dell’eventuale superamento della seconda soglia, nei casi di costituzione di nuova impresa comune, si terrà conto del fatturato degli eventuali conferimenti in essa effettuati dalle imprese che ne acquisiscono il controllo congiunto, con conseguente scomputo degli stessi dal fatturato di queste ultime. Viceversa, per le ipotesi di fusione, occorrerà distinguere tra fusione per incorporazione, in tal caso rileverà il fatturato dell’impresa incorporata, e fusione in senso stretto, nella quale, invece, si terrà conto del fatturato attribuibile a ciò che le imprese procedenti alla fusione “conferiscono” ai fini della fusione stessa.
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