L’Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati (European Securities and Markets Authority-ESMA) ha pubblicato, in data 14 febbraio, il suo primo rapporto sugli andamenti, i rischi e le vulnerabilità dei mercati finanziari europei (Report on Trends, Risks and Vulnerabilities in the European Union securities markets) e un quadro operativo dei rischi per il 4° trimestre 2012 (Risk Dashboard for the 4th Quater 2012). Trattasi, nello specifico, del primo risk report adottato dall’Autorità relativo all’intero anno 2012, il quale prende in esame le performance dei mercati finanziari europei nel corso del 2012, valutando sia le tendenze sia i rischi in modo da sviluppare un quadro completo dei rischi sistemici e macro-prudenziali nell’Unione Europea, prospetto che può essere d’ausilio sia per le Autorità nazionali sia per gli organi comunitari nelle loro valutazioni di rischio. Esaminando e monitorando sistematicamente le tendenze e i rischi transfrontalieri e intersettoriali, sia a livello di mercato all’ingrosso che al dettaglio, il rapporto dell’ESMA contribuirà a promuovere e ad accrescere la stabilità finanziaria e a rafforzare la protezione dei consumatori.
Difatti, al fine di salvaguardare la stabilità finanziaria, è necessario individuare in maniera tempestiva gli andamenti, i rischi potenziali e le vulnerabilità aventi origine a livello macro-prudenziale, transfrontaliero e intersettoriale. Pertanto, occorre prestare particolare attenzione a qualsiasi rischio sistemico creato dai partecipanti ai mercati finanziari, il cui eventuale fallimento è suscettibile di pregiudicare il funzionamento del sistema finanziario o dell’economia reale. A tal proposito, l’ESMA controlla e valuta tali sviluppi negli ambiti di sua competenza e, se necessario, informa il Parlamento Europeo, il Consiglio, la Commissione, le altre Autorità di vigilanza europee e il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico. Affinché possa svolgere la sua funzione in maniera appropriata, l’Autorità svolge analisi economiche dei mercati finanziari e dell’impatto dei potenziali andamenti del mercato, fornendo, dunque, analisi dettagliate in tre distinte aree:
– Andamenti (Trends): in questa sezione l’Autorità riporta gli sviluppi riscontrati sui mercati finanziari, sulla comunità degli investitori e sul marcato delle infrastrutture finanziarie, mettendo a disposizione una prospettiva storica e comparativa sugli indicatori standard delle performance di mercato, allo scopo di identificare prontamente eventuali possibili sviluppi negativi dei pertinenti mercati europei;
– Rischi (Risks): la valutazione del rischio fornita dall’Autorità riunisce i principali indicatori di rischio finanziario, con l’obiettivo di individuare possibili aree di tensione utilizzando strumenti analitici all’avanguardia. Questo quadro operativo dei rischi è stato sviluppato in stretta collaborazione con l’Autorità Bancaria Europea (European Banking Authority-EBA), l’Autorità Europea delle Assicurazioni e delle Pensioni aziendali e professionali (European Insurance and Occupational Pensions Authority-EIOPA), il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (European Systemic Risk Board-ESRB) e la Banca Centrale Europea (BCE);
– Vulnerabilità (Vulnerabilities): tale sezione offre approfondimenti relativi a questioni di attualità del mercato finanziario; in stringati e brevi articoli, infatti, l’ESMA intende fornire analisi approfondite e dettagliate su argomenti selezionati di rilievo per l’Autorità ai fini della valutazione delle tendenze e dei rischi attuali e futuri.
Più nel dettaglio, secondo quanto evidenziato nel rapporto, le condizioni dei mercati finanziari e degli investimenti nell’Unione Europea sono migliorate nel 2012, in particolar modo nella seconda parte dell’anno; mentre i rischi sistemici nei mercati finanziari europei sono diminuiti nel quarto trimestre. Il miglioramento è da imputarsi all’annuncio, da parte del Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea, del piano per le transazioni monetarie dirette, meglio note con l’acronimo OMT (Outright Monetary Transactions), consistenti essenzialmente nell’acquisto diretto e illimitato da parte della BCE di titoli di stato a breve (tre anni) sul mercato secondario, emessi da paesi versanti in difficoltà macroeconomica grave e conclamata che avranno chiesto sostegno finanziario al fondo salva-Stati (European Stability Mechanism-ESM), le quali hanno alleviato le tensioni sui mercati obbligazionari dell’eurozona e ridotto l’incertezza tra i partecipanti al mercato. Tuttavia, gli indicatori di rischio sono rimasti elevati e, tra gli altri fattori, ciò è dovuto essenzialmente alla continua crisi del debito sovrano e del sistema bancario, al riallineamento delle valutazioni del rischio da parte degli investitori, al rischio di finanziamento, a potenziali implicazioni a lungo termine dovute a bassi tassi di interesse e ad ostacoli al regolare funzionamento del mercato. Inoltre le prospettive sui rischi futuri indicano che essi rimarranno alti, in particolar modo il rischio di credito, a causa della concentrazione del debito bancario e sovrano insoluto sui titoli con premi per il rischio elevati e scadenze a breve.
Per ciò che concerne il secondo documento, il Risk Dashboard for the 4th Quater 2012, l’ESMA concentra la sua analisi su quattro tipi specifici di rischio:
– rischio di liquidità: nel 2012 è rimasto stabile, ma ha iniziato a disperdersi tra i diversi segmenti del mercato e tra gli Stati membri. Alcune recenti misure politiche sono riuscite a ridurre tale rischio in alcuni segmenti, mentre altri, come i fondi del mercato monetario, hanno sperimentato una stretta finanziaria. Tuttavia, all’interno del mercato obbligazionario, il rischio di liquidità rimane un problema significativo;
– rischio di mercato: i mercati azionari e obbligazionari hanno mostrato segni di distensione nel 2012, a partire dal 3° semestre, in particolar modo il mercato obbligazionario, il quale ha registrato una diminuzione della avversione degli investitori verso i titoli rischiosi;
– rischio di credito: i volumi delle emissioni dei titoli di Stato nei mercati europei sono aumentati, ma si sono concentrati su categorie di asset ad alto rischio;
– rischio di contagio: nel 2012 i mercati finanziari europei sono rimasti compositi; una minore esposizione ai CDS e una maggiore percezione dl rischio da parte degli investitori ha contribuito a mitigare i rischi di mercato.
Steven Maijoor, Presidente dell’ESMA, afferma che tale risk report “mostra primi importanti segnali di distensione nei mercati finanziari europei, ma i rischi rimangono alti e le autorità di regolazione, i partecipanti al mercato e gli investitori dovrebbero rimanere vigili sui rischi nei mercati finanziari”.
Per ulteriori informazioni ed approfondimenti consultare il seguente link:
http://www.esma.europa.eu/news/ESMA-issues-first-risk-report-EU-securities-markets
Il testo del Report on Trends, Risks and Vulnerabilities può essere reperito al seguente link:
http://www.esma.europa.eu/system/files/2013-212.pdf
Il testo del Risk Dashboard for the 4th Quater 2012 può essere reperito al seguente link: