Nelle more del procedimento di costituzione delle commissioni parlamentari permanenti, può essere integrata più volte la competenza di una Commissione parlamentare speciale?

04.05.2013

 

a cura di Piero Gambale

 Nella seduta del 26 marzo 2013, l’Assemblea della Camera dei deputati accoglie la proposta, avanzata all’unanimità dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, di istituire una Commissione speciale per l’esame di alcuni atti. Tale facoltà è prevista all’articolo 22, comma 2, del Regolamento (“La Camera può sempre procedere alla costituzione di Commissioni speciali, composte in modo da rispecchiare la proporzione dei Gruppi”). Nella fattispecie, oltre alla composizione (quaranta deputati designati dai gruppi parlamentari in proporzione alla loro consistenza numerica), si definisce la competenza di tale organismo: essa è chiamata ad esaminare una relazione del Governo al Parlamento, adottata ai sensi dell’articolo 10-bis, comma 6, della legge n.196 del 2009 e ad esprimere due pareri su atti del Governo, il primo su uno schema di DPR (in materia di criteri e procedure per l’utilizzazione della quota dell’8 per mille dell’IRPEF)  e il secondo su un decreto del ministro del lavoro (in materia di requisiti di accesso alla pensione per gli “esodati”). Per tali atti, essa avrà competenza, con riferimento a tutti i profili di merito, ivi compresi quelli relativi alle conseguenze di carattere finanziario.

Con lettera del 28 marzo, il presidente della Commissione speciale, on. Giancarlo Giorgetti (Lega Nord e Autonomie), rappresenta l’opportunità di estendere la competenza della Commissione all’esame del decreto 8 aprile 2013 n. 35, in materia di debiti delle pubbliche amministrazioni. Non essendosi raggiunta l’unanimità in Conferenza dei presidenti di gruppo, l’Assemblea è nuovamente chiamata, nella seduta del 9 aprile, a deliberare in ordine alla proposta di integrazione della competenza estesa, oltre che all’esame del menzionato decreto legge, anche ad altri atti dell’Esecutivo (ved. resoconto seduta del 9 aprile 2013). 

Nella seduta del 16 aprile, anche questa volta attraverso una votazione con procedimento elettronico, senza registrazione dei nomi, dell’Assemblea (in assenza di una deliberazione unanime della Conferenza dei presidenti dei gruppi), la competenza della Commissione speciale viene nuovamente integrata, estendendola, oltre che ad una serie di atti dell’Esecutivo (compreso il disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 marzo 2013, n.24 recante disposizioni urgenti in materia sanitaria),  all’esame del Documento di economia e finanza 2013. 

Infine, nella seduta del 6 maggio, la Presidenza comunica che, costituitesi le Commissioni parlamentari permanenti, si è addivenuti all’unanimità, in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, all’assegnazione in sede referente del disegno di legge di conversione del decreto-legge n.35/2013 alla V Commissione bilancio e a quelle competenti per il parere. Cessa pertanto la competenza della Commissione speciale.

 

 

 

 

Alessandroa.baroni