a cura di Piero Gambale
Nella seduta della Giunta delle elezioni della Camera dei deputati del 16 maggio 2012 sono state discusse le conclusioni (approvate all’unanimità) del Comitato istruttorio, costituito nel marzo del 2009 ai sensi dell’articolo 3 del regolamento della Giunta, per elaborare una possibile riforma del regolamento della Giunta delle elezioni, attivando la procedura prevista.
Tale esigenza muove dalla necessità di superare le criticità emerse nella prassi applicativa del regolamento approvato nel 1998 (ed entrato in vigore con l’inizio della XIV legislatura); per tali ragioni il mandato affidato al Comitato era stato inizialmente più ampio, ricomprendendo, oltre ai possibili correttivi alle procedure di valutazione delle cause di incompatibilità, ineleggibilità e di decadenza (artt. 15-16 e 17) e alle modifiche inerenti le procedure per la proclamazione di deputati subentranti in corso di legislatura (art. 18), anche le possibili modificazioni da apportare alla procedura di verifica dei risultati elettorali. Successivamente, questa ultima parte è stata accantonata nell’attesa di una possibile riforma dell’attuale legge elettorale.
Il Comitato istruttorio ha poi dovuto, nel corso dei suoi lavori, tenere conto delle ricadute sugli oggetti della possibile riforma sia della giurisprudenza costituzionale sia delle novità normative in materia di incompatibilità parlamentare delle cariche elettive monocratiche negli enti locali. Per il primo versante, si richiama la sentenza n. 277/2011, che ha sancito l’incompatibilità del mandato parlamentare con la carica di sindaco di comune con popolazione superiore a 20 mila abitanti; per le seconde le disposizioni contenute nell’articolo 13, comma 3, del decreto legge 138/2011, converito in legge 14 settembre 2011 n. 148, ove è sancita l’incompatibilità della carica parlamentare con qualsiasi carica pubblica elettiva monocratica relativa ad enti pubblici territoriali con popolazione superiore a 5 mila abitanti.
Nel merito, la proposta avanzata dal Comitato è quella di prevedere nel regolamento della Giunta un iter istruttorio e deliberativo semplificato per l’accertamento di incompatibilità che presentino una natura immediatamente precettiva.
Nel dettaglio delle soluzioni ipotizzate, viene modificato l’articolo 15 del regolamento della Giunta, nell’intento di garantire un’adeguata trasparenza degli incarichi ricoperti dai deputati. Quanto alla procedura di esame delle cariche (artt. 16 e 17), la proposta di modifica mira in sostanza a codificare la prassi (invalsa a partire dalla XV legislatura con riferimento all’esame delle cariche regionali incompatibili ai sensi dell’articolo 122, secondo comma della Costituzione), trasformando la fase istruttoria presso il Comitato in una mera comunicazione dell’accertamento al deputato interessato, che è approvata senza che la Giunta proceda ad una formale votazione.
Il percorso procedurale di esame delle modifiche proposte al regolamento interno della Giunta delle elezioni, sottoscritte all’unanimità (doc. II-bis, n. 4) prosegue nella seduta della Giunta per il regolamento del 29 maggio, nel corso della quale la Presidenza incarica come relatori i deputati Sereni (PD) e Volpi (LNP).