Adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa la nuova Strategia sui diritti del bambino per gli anni 2012-2015

27.05.2012

Al via per gli Stati aderenti la nuova Strategia del Consiglio d’Europa sui diritti del bambino, adottata dal Comitato dei Ministri lo scorso 15 febbraio con riguardo al periodo 2012 – 2015.

La Strategia costituisce il risultato di un processo di consultazione condotto dal Consiglio d’Europa, sulla base dei progressi raggiunti, delle sfide ancora da affrontare, dei gap da colmare e dei bisogni individuati nel corso delle diverse fasi del Programma “Costruire un’Europa per e con i bambini”, lanciato a Monaco nel 2006 ed al quale l’Italia partecipa fin dall’inizio. E di nuovo Monaco è stato lo scenario scelto per la presentazione della Strategia agli Stati membri del Consiglio d’Europa, in occasione della Conferenza di alto livello che si è tenuta il 20 e 21 novembre 2011 e che ha segnato la chiusura delle consultazioni ai fini della successiva adozione del documento.

 

La Strategia propone ora una visione del ruolo e delle azioni future del Consiglio d’Europa, che gli Stati aderenti saranno invitati a sviluppare ed implementare sul proprio territorio nazionale negli anni 2012 – 2015. Con l’obiettivo fondamentale di attuare gli standard prefissati dallo stesso Consiglio, i contenuti della Strategia ruotano intorno a quattro obiettivi strategici:

– promuovere servizi e sistemi “a misura di bambino” (nei settori giudiziario, della salute e dei servizi sociali);

– eliminare di tutte le forme di violenza contro i bambini (compresa la violenza sessuale, il traffico, le punizioni corporali e la violenza nelle scuole);

– garantire i diritti di quei bambini che si trovano in situazioni di particolare vulnerabilità (minori disabili, in detenzione, sottoposti a cure alternative, migranti o bambini Rom);

– promuovere la partecipazione dei minori.

 

Naturalmente il testo, pur non trattandosi di un documento prescrittivo, non tralascia l’attenzione dovuta alla necessità che gli Stati adottino misure legislative che incrementino il livello di riconoscimento dei diritti del minore, in quanto soggetto vulnerabile, e che sempre di più si dimostrino al passo con il processo di innovazione tecnologica cui assistiamo ogni giorno.

A questo proposito, il web viene considerato uno degli strumenti atti a promuovere e garantire lo sviluppo di una “dimensione partecipativa” dei processi che riguardano bambini ed adolescenti, anche dal punto di vista dell’accesso alle informazioni che ad essi necessita di essere assicurato, in riferimento ai meccanismi del sistema giudiziario in senso stretto, ma anche in linea generale per tutto ciò che li riguarda.

 

In particolare, nella parte dedicata ai metodi di lavoro ed all’analisi del contesto istituzionale, il testo evidenzia l’importanza di individuare le carenze presenti nelle politiche di ciascuno Stato e porre in essere buone prassi tese a sviluppare una cultura della comunicazione diretta ed implementare il ruolo che i media svolgono nel processo di promozione di un approccio olistico nei confronti dei diritti dei bambini.

 

La Strategia promuove inoltre l’educazione ad un nuovo ambiente mediatico cui i minori hanno accesso; ambiente che ciascuno Stato deve contribuire a sviluppare in modo sano, che si ponga cioè in contrasto a fenomeni quali il bullismo attraverso la Rete e qualunque altro tipo di discriminazione.

Uno degli obiettivi della Strategia è infatti anche quello di responsabilizzare i bambini, insieme ai genitori, rispetto all’universo dei media ed ai diversi livelli di protezione che esso consente; ciò assicura loro, al tempo stesso, di esercitare il proprio diritto alla partecipazione in questo ambito e di garantire il diritto alla privacy di ciascuno, attraverso lo sviluppo di nuovi strumenti che li aiuteranno a gestire i propri dati personali su Internet ed altri media. Non da ultimo, un incoraggiamento agli Stati a promuovere la regolamentazione nazionale e gli strumenti di autoregolamentazione dei fornitori di Internet, dei social network e degli altri media rispetto alla tutela dei diritti dei più deboli.

  

Il testo della Strategia adottata dal Comitato dei Ministri e consultabile al seguente link:

http://www.coe.int/t/dg3/children/MonacoStrategy_en.pdf

A cura di Annalisa D'Agostino