XII Rapporto di monitoraggio sull'apprendistato

22.05.2012

E’ stato pubblicato il XII Rapporto di monitoraggio sull’apprendistato, dal Ministero del Lavoro e realizzato grazie alla collaborazione dell’Isfol e dell’Inps.
Dal Rapporto emerge che sono 542 mila i giovani in apprendistato, pari al 15 per cento degli occupati tra i 15 e i 29 anni d’età. Nel biennio 2009-2010 si è registrato un calo complessivo del 17%, con punte più alte per il segmento dei minorenni, soprattutto se occupati nelle aziende artigiane. Dai dati traspare, però, anche qualche segnale di ripresa: sul fronte dei nuovi avviati si è avuta una contrazione del 27% nel 2009 ma l’anno successivo si è tornati ad un trend positivo del 2%.
Inoltre, nonostante la crisi in atto il numero di apprendisti il cui contratto è stato trasformato a tempo indeterminato è comunque rimasto stabile nel 2009 ed è addirittura aumentato del 12% nel 2010.
Il professionalizzante è l’apprendistato più diffuso mentre i minori in apprendistato sono in netto calo da anni e nel 2010 corrispondono a 7.700 unità, comunque assunti con contratto professionalizzante, visto che quello per il diritto-dovere non è mai partito. 
L’apprendistato ha un peso rilevante nell’ambito delle politiche del lavoro in quanto  il costo per le sottocontribuzioni e per la formazione rappresenta circa il 39% della spesa totale per le politiche attive per il lavoro.
Gli apprendisti iscritti alle attività di formazione pubblica sono il 25%. Si registrano  forti  divari territoriali con i valori di Centro e Mezzogiorno attestati intorno al 15%. Le realtà con la più alta percentuale di apprendisti in formazione sono le Province autonome di Bolzano (84%) e Trento (80%), il Friuli Venezia Giulia (75%) e l’Emilia Romagna (66%).

a cura di Rosalba Picerno