La Commissione Europea propone una riforma delle procedure sugli aiuti di Stato

20.05.2012

La crisi economica e finanziaria ha rappresentato una minaccia costante all’integrità del mercato interno europeo, ha mostrato l’importanza di avere semplificate ed efficienti procedure di controllo e di esecuzione degli Aiuti di Stato e ha sottolineato altresì la necessità per, la Commissione, di disporre di idonei ed appropriati strumenti al fine di intervenire in attività economiche rilevanti per i tempi e di promuovere un uso razionale delle risorse destinate alle politiche orientate alla crescita economica. Di fatti, la Commissione Europea ha lanciato una iniziativa denominata “State Aid Modernisation (SAM)”, la quale promuove una riforma generale della disciplina sugli aiuti di stato e sottolinea l’opportunità di concentrare l’applicazione delle norme in materia sui casi aventi un maggior impatto sulla concorrenza comunitaria. Ciò implicherebbe la necessità di due distinti tipi di controllo: uno più incisivo per gli aiuti di entità considerevole e con potenziali gravi effetti distorsivi della concorrenza all’interno del mercato comune, e uno più semplificato per i casi aventi solamente effetti limitati sugli scambi tra gli Stati membri ed esigue possibilità di provocare gravi distorsioni concorrenziali. Riformare le procedure in materia di aiuti di stato consentirebbe dunque di migliorare anche l’efficacia del controllo sugli stessi.

A tal proposito, la Commissione Europea, in data 5 dicembre 2012, ha  proposto di apporre degli emendamenti a due Regolamenti del Consiglio Europeo che disciplinano il controllo comunitario degli aiuti di stato, il Procedural Regulation (Reg. CE N. 659/1999), adottato nel 1999, il quale definisce nel dettaglio le norme procedurali in materia di applicazione degli Articoli 107 e 108 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), e l’Enabling Regulation (Reg. CE N.994/1998), adottato nel 1998, che autorizza la Commissione a concedere, mediante apposito Regolamento, l’esenzione per categoria a determinati tipi di aiuti ritenuti compatibili con il mercato comune, i quali sono anche dispensati dall’obbligo di notifica preventiva di cui all’Articolo 108, paragrafo 3, del TFUE.

Più nel dettaglio, per quanto riguarda il primo Regolamento, la riforma è finalizzata a concentrare l’applicazione delle norme in materia di aiuti di stato su quelle distorsioni aventi un più significativo impatto sulla concorrenza all’interno del mercato comune e ad accelerare i processi decisionali. Le proposte di modifica si pongono i seguenti obiettivi:

–          Migliorare la gestione dei reclami: i reclami sono in linea di principio una fonte molto utile di informazioni per indirizzare le indagini della Commissione verso quei settori economici in cui l’aiuto di stato illegittimo ostacola la concorrenza a livello comunitario. Tuttavia, la Commissione riceve in media più di 300 denunce ogni anno, tra le quali molte non sono motivate da reali problemi concorrenziali o non sono sufficientemente motivate. A tale riguardo, le modifiche proposte al Regolamento di Procedura puntano a migliorare la qualità delle informazioni ricevute, chiarendo i requisiti per presentare un reclamo e per formalizzare una procedura veloce, prevedibile e trasparente. Ai fini della trasparenza e della certezza del diritto, le condizioni per presentare una denuncia che mette la Commissione in possesso di informazioni relative a presunti aiuti illegali e che quindi mette in moto l’esame preliminare devono essere chiarite, e infatti è opportuno esigere che: i denuncianti presentino un certo numero di informazioni obbligatorie. A tal fine, è utile autorizzare la Commissione ad adottare disposizioni procedurali atte a definire la forma e il contenuto di una denuncia. I denuncianti devono inoltre dimostrare di essere parti interessate ai sensi dell’Articolo 108 (2) del TFUE e dell’Articolo 1(h) del Regolamento di Procedura. Nel caso in cui le informazioni ricevute non vengano classificate come una denuncia, poiché non hanno passato i criteri di ammissibilità, la Commissione non sarà più nell’obbligo di adottare una decisione;

–          Garantire un’efficiente e affidabile raccolta delle informazioni dal mercato: per soddisfare le esigenze della Commissione in termini di raccolta delle informazioni, si propone di introdurre dei Market Information Tools (MIT) e una base giuridica per lo svolgimento di indagini in specifici settori economici e su particolari strumenti di aiuto, al fine di consentire alla Commissione di ottenere informazioni tempestive, affidabili, effettivamente corrette e complete direttamente dal mercato.  Al fine di potere indagare effettivamente su un caso significativo, la Commissione ha bisogno di ricevere rilevanti informazioni di mercato in tempi ragionevoli, e propone pertanto di mettere a punto strumenti più efficaci per ottenere tutte le informazioni necessarie direttamente dagli operatori di mercato, nel caso in cui quelle in suo possesso non risultano essere sufficienti o appropriate.

Per ciò che concerne invece il secondo Regolamento, la proposta di emendamento consentirebbe alla Commissione di adottare ulteriori esenzioni per categoria, oltre a quelle già previste dall’attuale Regolamento di Applicazione, per quegli aiuti aventi un impatto limitato sul libero mercato, dispensandoli dall’obbligo di notifica preventiva. Più nel dettaglio, le nuove categorie che si propone di includere nel Regolamento di Applicazione sono le seguenti: aiuti di stato destinati a promuovere la cultura e la conservazione del patrimonio; aiuti di stato destinati ad ovviare a danni arrecati dalle calamità naturali; aiuti di stato concessi nel settore della pesca in caso di determinate condizioni metereologiche avverse; aiuti di stato a favore dell’innovazione; aiuti di stato per la conservazione delle risorse biologiche del mare; aiuti di stato per attività sportive amatoriali; aiuti a carattere sociale per i trasporti a favore dei residenti in regioni remote; aiuti di stato nel settore dei trasporti ai sensi dell’Articolo 93 del TFUE: aiuti di stato a favore di determinate infrastrutture a banda larga; aiuti  di stato a favore  della silvicoltura.

Il Commissario alla Concorrenza Joaquìn Almunia ha affermato che “Il pacchetto di riforma è concepito per rendere le politiche sugli aiuti di stato uno strumento più semplice, forte e intelligente per coordinare gli sforzi degli Stati membri in tempi di crisi”. Di fatti, le proposte di modifica presentate dalla Commissione sono volte a rendere più efficaci le procedure di indagine nei casi dove il rischio di distorsione della concorrenza è reale e cospicuo e, allo stesso tempo, di esentare in blocco determinate categorie di aiuti a basso potenziale distorsivo.

 

Per ulteriori informazioni ed approfondimenti consultare i seguenti link:

http://europa.eu/rapid/press-release_IP-12-1316_en.htm

http://ec.europa.eu/competition/state_aid/legislation/procedural_regulation_en.pdf

http://ec.europa.eu/competition/state_aid/legislation/enabling_regulation_it.pdf

a cura di Giorgiana Grazioli