Come si svolge l’esame in Parlamento delle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea?

12.05.2012

 

di Cristina Fasone

Nella seduta del 28 giugno 2011 la X commissione della Camera, competente per le attività produttive, ha avviato l’esame della sentenza della Corte di giustizia (seconda sezione) del 27 gennaio 2011 (causa C-168-09, Flos c. Semeraro), in materia di tutela della proprietà industriale e commerciale), ai sensi dell’art. 127-bis del regolamento (Doc. LXXXIX, n. 130). Tale articolo, infatti, stabilisce che le sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea siano “stampate, distribuite e inviate alla commissione competente per materia” – in questo caso la X commissione attività produttive, appunto – “e alla commissione Politiche dell’Unione europea”. L’esame deve svolgersi in commissione alla presenza di un rappresentante del Governo e del relatore della XIV commissione, entro 30 giorni, potendo essere adottato un documento finale dove si indichi la necessità di assumere misure di adeguamento rispetto alla sentenza da parte delle autorità, anche precisandone gli eventuali “criteri informativi”.

L’articolo era però rimasto sostanzialmente inapplicato fino al caso in questione, che concerne un rinvio pregiudiziale alla Corte di Lussemburgo da parte di un giudice italiano in tema di tutela della proprietà industriale e commerciale. In particolare si chiedeva alla Corte se si potessero escludere dalla protezione del diritto di autore i disegni e i modelli “divenuti di dominio pubblico” prima dell’entrata in vigore della normativa nazionale di recepimento di quella dell’Unione europea in materia. Poiché la seconda sezione della Corte di giustizia ha negato che tale esclusione fosse conforme al diritto europeo, l’art. 239 del codice di proprietà industriale, della cui legittimità si dubitava, è stato novellato dal d.lgs. n. 131/2010. Considerata la rilevanza della decisione della Corte di giustizia per il settore del design italiano, la commissione Attività produttive ha deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni in tema. Pertanto l’esame della sentenza è ancora in corso.

Successivamente, la I commissioni Affari costituzionali della Camera ha esaminato la sentenza della Corte di giustizia (prima sezione) del 28 aprile 2011 (causa C-61/11PPU, Procedimento penale a carico di El Dridi Hassen alias Karim Soufi, in materia di Spazio di libertà, sicurezza e giustizia) resa sulla base di un rinvio pregiudiziale della Corte di appello di Trento. La peculiarità nell’esame di tale decisione è consistita nel fatto che esso è avvenuto congiuntamente a quello dell’A.C. 4449, D.L. 89/2011: Disposizioni urgenti per il completamento dell’attuazione della direttiva 2004/38/CE sulla libera circolazione dei cittadini comunitari e per il recepimento della direttiva 2008/115/CE sul rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi irregolari (convertito, con modificazioni, nella l. n. 129 del 2011), volto, tra gli altri, a rimediare alla violazione del diritto europeo constatata dalla sentenza in questione. La Corte di Lussemburgo ha difatti rilevato che la direttiva 2008/115/CE osta “ad una normativa di uno Stato membro, come quella in discussione nel procedimento principale, che preveda l’irrogazione della pena della reclusione al cittadino di un paese terzo il cui soggiorno sia irregolare per la sola ragione che questi, in violazione di un ordine di lasciare entro un determinato termine il territorio di tale Stato, permane in detto territorio senza giustificato motivo”.

A differenza di quanto verificatosi per la sentenza Flos c. Semeraro, l’esame della decisione e del provvedimento, che è stato avviato dalla I commissione nella seduta del 5 luglio 2011 e si è concluso due giorni dopo, il 7 luglio, si è svolto ai sensi dell’art. 127-bis, comma 5 reg. Cam., secondo cui, qualora all’ordine del giorno della commissione si trovi già un progetto di legge in tema o se questo è presentato nel frattempo, si procede all’esame congiunto dei due atti e non si giunge all’approvazione di un documento finale.

Alessandroa.baroni