Il Commissario Europeo per l’energia Günther Oettinger ha espresso il suo consenso alla firma tra Italia, Albania e Grecia di un Memorandum d’Intesa finalizzato alla realizzazione del Trans-Adriatic Pipeline Project (TAP), un gasdotto da 20 miliardi di metri cubi l’anno, che trasporterà in Europa il metano prodotto dal maxi-giacimento di Shah Deniz II, in Azerbaijan, il secondo più grande giacimento di gas naturale al mondo. Il motivo per il quale il Commissario Europeo per l’Energia ha accolto con favore il raggiungimento di un accordo politico trilaterale per la realizzazione del gasdotto Trans-Adriatico, definendolo un “progetto di interesse comune”, risiede nel fatto che esso costituisce un passo di notevole importanza verso il conseguimento dell’obiettivo di ottenere l’approvvigionamento di gas direttamente dalla regione del Mar Caspio.
Il Memorandum d’Intesa è stato sottoscritto dai Ministri degli Esteri Giulio Terzi, l’albanese Edmond Panariti e il greco Dimistris Avramopoulos il 27 settembre 2012 presso la sede della rappresentanza diplomatica permanente italiana a New York alla presenza dei rappresentanti del governo degli Stati Uniti. Trattasi, nello specifico, di un accordo di massima per lo sviluppo e la costruzione di un gasdotto tra Italia, Albania e Grecia, la cui firma certifica il sostegno politico al progetto e consente, di conseguenza, alle dettagliate procedure normative già predisposte di proseguire, preparando la strada alla firma di un successivo accordo intergovernativo che definirà il quadro giuridico-normativo entro il quale dovrà avvenire la realizzazione del TAP.
Più nel dettaglio, il progetto TAP è una joint venture di proprietà di un insieme di multinazionali del settore dell’energia, interessate alla creazione di un gasdotto che consentirà l’afflusso di gas naturale, estratto dal secondo più grande giacimento al mondo, lo Shah Deniz II Gas Field, situato in Azerbaijan, in Italia e in Grecia, passando attraverso l’Albania, connettendo le esistenti infrastrutture energetiche site nei suddetti paesi. In tal modo il gas naturale verrà fatto confluire in Europa Occidentale attraverso il cosiddetto Corridoio Meridionale, la cui apertura consentirà inoltre di rafforzare la sicurezza energetica in Europa e favorirà altresì la diversificazione delle forniture di gas nella regione. Difatti, la realizzazione di tale progetto riveste una notevole importanza strategica per i paesi coinvolti, in quanto lo sviluppo di una interconnessione tra i sistemi di trasporto del gas naturale consentirà di aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti, di incrementare le forniture di gas e la loro disponibilità e di estendere la diversificazione delle rotte e delle fonti.
La realizzazione di questa nuova infrastruttura energetica rientra nel piano di diversificazione delle forniture di gas promosso dalla Commissione Europea allo scopo di agevolare il trasporto di gas naturale dall’Azerbaijan in Europa senza dover più dipendere dagli approvvigionamenti provenienti dalle infrastrutture controllate dalla Russia, Paese che detiene, nella parte centro-orientale del vecchio continente, il monopolio nella compravendita di gas.
Per ulteriori informazioni ed approfondimenti consultare i seguenti link:
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/oettinger/headlines/news/2012/09/20120927_en.htm
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/12/1041