Quasi un italiano su cinque (18,8%) tra i 18 ed i 24 anni ha lasciato gli studi dopo il primo ciclo dell’istruzione superiore, ovvero alla fine della terza media. Il dato del 2010, reso noto da Eurostat, è nettamente superiore alla media dell’Unione europea (14,1%) e lontanissimo dalle realtà degli altri paesi fondatori: 7,1% in Lussemburgo, 10,1% in Olanda, 11,9% in Germania e Belgio, 12,6% in Francia. Ma in Spagna e Portogallo l’abbandono precoce degli studi è fenomeno che tocca quasi un giovane su tre: 28,7% dei portoghesi e 28,4% degli spagnoli.
In ogni caso sono sempre i maschi a lasciare anzitempo la scuola più delle femmine. In Italia il 22,0% dei ragazzi contro il 15,4% delle ragazze. Dati che nella media europea sono rispettivamente del 16,0% contro il 12,1%.
Il paese in cui è più alto il completamento di almeno il secondo ciclo di scuola secondaria è la Slovacchia (93,2%) seguita da Repubblica Ceca (91,9%) e Polonia (91,1%). In Italia invece arriva al diploma di maturità il 76,3% dei giovani: il 72,6% dei maschi e l’80,2% delle femmine.
Anche qui il dato italiano è inferiore alla media europea: 79,0% (76,2% degli uomini, 81,8% delle donne). Ma la Germania sta peggio: solo il 74,4% (72,2% dei maschi e 76,7% delle femmine) completa la scuola secondaria. Un dato che la pone nettamente dietro le altre grandi economie del continente: 83,2% in Francia, 80,4% nel Regno Unito.