La Commissione Europea ha avviato, a partire dal 31 luglio 2012, una consultazione pubblica delle Guidelines on State Aid for Environmental Protection, in vista di una loro revisione entro dicembre 2013. La proposta di revisione delle Linee Guida sugli Aiuti di Stato per la tutela dell’ambiente si iscrive nel più ampio contesto dell’iniziativa lanciata dalla Commissione stessa, con apposita Comunicazione (COM/2012/209), a partire dal maggio di quest’anno, di modernizzazione della normativa in materia di Aiuti di Stato, la cosiddetta State Aid Modernisation Initiative (SAM).
La consultazione pubblica è rivolta a tutti gli stakeholders o soggetti interessati aventi una profonda conoscenza pratica delle Guidelines in esame, i quali sono invitati a presentare, entro il 23 ottobre 2012, compilando un apposito questionario, commenti, riflessioni, consigli, o semplicemente a riportare la loro esperienza acquisita nell’applicazione della normativa a casi concreti.
La revisione della disciplina sugli Aiuti di Stato per la Tutela Ambientale si rende necessaria dopo ben quattro anni di vigenza della stessa, iscrivendosi nel più ampio contesto della State Aid Modernisation Initiative promossa dalla Commissione Europea con l’intento di assicurare un uso più efficiente delle risorse pubbliche, evitando distorsioni della concorrenza all’interno del Mercato Comune e garantendo altresì una maggiore conformità degli aiuti stessi agli obiettivi posti a livello comunitario e una maggiore efficacia nell’assicurarne il perseguimento.
Difatti, attraverso tale consultazione pubblica, la Commissione avrà la possibilità di trarre un bilancio dell’esperienza maturata da tutti i soggetti interessati nell’applicazione delle norme contenute nelle Guidelines, di valutarne l’efficacia e il buon funzionamento in termini di efficienza nell’allocazione delle risorse pubbliche verso obiettivi di interesse comune e di non distorsione della concorrenza all’interno del Mercato Unico e, soprattutto, potrà esaminare in che modo la disciplina europea in materia di tutela ambientale possa sostenere il progetto di modernizzazione della normativa sugli Aiuti di Stato.
Lo scopo principale della legislazione comunitaria in materia di controllo degli Aiuti di Stato a favore dell’ambiente, introdotta a partire dal 1 aprile 2008, è quello di garantire che tali Aiuti di Stato producano un livello di tutela ambientale più elevato di quanto possibile in assenza di una loro eventuale concessione, nonché quello di assicurare che gli effetti positivi derivanti dagli stessi siano superiori agli effetti negativi a livello di distorsione della concorrenza, tenendo conto del principio “Chi inquina paga” sancito all’Art.191 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (ex Art.174 del Trattato CE). Per innalzare così il livello di protezione ambientale, gli Stati membri dell’Unione possono utilizzare gli Aiuti di Stato come incentivi individuali (a livello di imprese), in modo da raggiungere livelli di tutela superiori a quelli previsti dalle norme comunitarie, ovvero per aumentare il livello di tutela ambientale in assenza di norme comunitarie.
Le Linee Guida fissano dunque le condizioni che devono essere soddisfatte per autorizzare la concessione di quegli Aiuti di Stato volti a porre rimedio ai cosiddetti fallimenti di mercato responsabili del livello non ottimale di tutela ambientale e determinano, in quale misura e secondo quali termini, gli aiuti stessi possono risultare necessari alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile senza produrre effetti distorsivi della concorrenza o effetti sproporzionati sulla crescita economica.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti consultare i seguenti link:
http://ec.europa.eu/competition/consultations/2012_state_aid_environment/index_en.html
Il testo delle Linee Guida sugli Aiuti di Stato per la Tutela Ambientale può essere reperito al seguente link:
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2008:082:0001:0033:IT:PDF