Nel Documento di programmazione economico-finanziaria approvato il 18 aprile dal Governo ci sono alcuni punti che riguardano anche la scuola.
Viene ripreso un obiettivo già previsto e che ora viene riformulato: si tratta di ridurre il tasso di abbandono scolastico al 15-16% (10 anni fa l’Unione europea aveva previsto che entro il 2010 si sarebbe dovuti scendere al 10%): in Italia il tasso era del 25% nel 2000 e del 19% nel 2008, mentre l’obiettivo è quello di scendere al 15% entro il 2020.
Altro obiettivo riguarda la percentuale di popolazione in possesso di un diploma di scuola superiore: nel DEF si parla di arrivare al 26-27% anche se per la verità già oggi siamo intorno al 26% (mentre diversa è la questione della percentuale di diplomati fra i giovani).
Nel documento approvato dal Governo si parla anche di 220 milioni stanziati per un piano di edilizia scolastica nel Mezzogiorno oltre che di un piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente e di una non meglio precisata “Fondazione per il Merito”.
Un accenno viene fatto anche a “piani di azione integrate affidati a reti di scuole ed attori del territorio”.