Pubblicata sul B.U.R.C. n. 1 del 5. gennaio 2011, la Legge Regione Campania n. 1/2011 ha introdotto rilevanti modifiche e integrazioni alla precedente L.R. 19/2009, che aveva promulgato il c.d. Piano Casa.
Le novità comprendono, tra l’altro,
– la modifica dei limiti dimensionali degli edifici sui quali sono ammessi gli interventi di ampliamento delle volumetrie sino al 20% (viene portato a 1500 metri cubi e viene rimosso il limite dei 3 piani fuori terra);
– l’eliminazione dell’obbligo di rimozione delle barriere architettoniche, che nel testo originario rappresentava una condizione necessaria per l’approvazione degli interventi;
– l’ampliamento delle possibilità di intervento nelle zone agricole, dove la sostituzione edilizia è ammessa anche mediante mutamenti della destinazione d’uso di immobili o di loro parti;
– l’abrogazione dell’articolo 6, che ammetteva gli interventi di ampliamento e sostituzione sugli edifici condonati nel caso in cui questi contengano unità abitative destinate a prima casa del richiedente;
– la rimodulazione e l’ampliamento delle possibilità di sostituzione edilizia: negli interventi di demolizione e ricostruzione possono essere mantenute le distanze tra edifici preesistenti, anche se inferiori a quelle previste dalla legge, inoltre l’incremento volumetrico conseguente alla sostituzione può raggiungere il 50% anche in variante agli strumenti urbanistici e gli edifici risultanti possono essere destinati a residenza, uffici non oltre il 10%, esercizi di vicinato e botteghe artigiane;
– la semplificazione delle procedure inerenti all’edilizia sociale e alla riqualificazione delle aree degradate, che può avvenire attraverso la riconversione delle aree industriali dismesse da almeno tre anni, senza più attenersi al limite dei 15 mila metri quadri.