Due distinte mozioni di sfiducia al Governo vanno votate congiuntamente?

24.05.2011

a cura di Piero Gambale

 Nel corso dell’esame da parte della Camera dei deputati delle mozioni di sfiducia al Governo nella seduta del 14 dicembre 2010, l’onorevole Calderisi (Pdl) interviene per un richiamo al regolamento evidenziando il seguente profilo.

La mozione presentata dal Pd e dall’Idv (Franceschini ed altri n.1-00492) e quella presentata dall’Udc e dal Fli (Adornato ed altri  n. 1-00511) avrebbero, ad avviso dell’interventore, caratteristiche diverse, dal momento che la prima si limita a revocare la fiducia al Governo, mentre la seconda si atteggia quasi ad una sorta di mozione di “sfiducia costruttiva”, “auspicando l’avvio di una nuova fase politica della legislatura ispirata al senso di responsabilità nazionale e istituzionale, che punti a modifiche della legge elettorale per restituire ai cittadini la scelta degli eletti, con un Governo capace di prendere le misure adeguate per evitare il declino del Paese e garantire il suo futuro civile ed economico”.

Per tale ragione, l’onorevole Calderisi chiede che non si proceda a votazione congiunta degli atti in questione, stante la diversità delle loro motivazioni e non essendo sufficiente, al riguardo, come invece è avvenuto in caso di votazione congiunta di distinte mozioni di sfiducia individuale, che le mozioni non siano contrastanti tra loro e che i presentatori non si siano opposti espressamente alla votazione congiunta.

Chiede pertanto che la Presidenza chiarisca che le mozioni non sono in contrasto tra loro e che i presentatori delle due mozioni dichiarino esplicitamente in Aula che accettano il voto congiunto in quanto si riconoscono nelle motivazioni dell’altra mozione.

La Presidenza ricorda che le mozioni di sfiducia sono volte a conseguire il medesimo e univoco effetto giuridico, ossia la revoca della fiducia al Governo.  In questo quadro, tali atti sono configurati dal regolamento come documenti unitari (articolo 115, comma 2, r.C.), per i quali non è consentito il voto per parti separate.

 

 

Alessandroa.baroni