E’ stato di recente presentato dalla Commissione europea il Libro Verde sulla modernizzazione degli appalti pubblici in Europa, contenente una serie di utili indicazioni destinate alle stazioni appaltanti degli Stati membri dell’Unione europea nell’ottica di conseguire una maggiore efficienza nell’ambito del mercato degli appalti pubblici.
Il documento, che reca la data del 27 gennaio scorso, prende spunto dalla strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, fondata su un triplice ordine di priorità: sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione; promuovere un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse, a basse emissioni di carbonio e competitiva; incoraggiare un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale.
In questo quadro, la Commissione europea riconosce il ruolo strategico degli appalti pubblici quale veicolo per la realizzazione dei seguenti obiettivi:
1. migliorare il contesto generale per l’innovazione nelle imprese, utilizzando integralmente le politiche incentrate sulla domanda;
2. favorire la transizione verso un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse e a basse emissioni di carbonio, ad esempio promuovendo un più ampio ricorso agli appalti pubblici “verdi”;
3. migliorare il clima imprenditoriale, specialmente per le PMI aperte all’innovazione.
L’importanza di tale politica rileva anche sul versante dell’esigenza di razionalizzazione della spesa pubblica e contenimento degli sprechi. In proposito, la strategia Europa 2020 sottolinea che la politica in materia di appalti pubblici deve garantire il più efficiente uso dei fondi pubblici e che i mercati degli appalti pubblici vanno mantenuti aperti a livello UE.
Infatti, nell’attuale contesto di gravi restrizioni di bilancio e di difficoltà economiche che hanno colpito molti Stati membri dell’UE, è cruciale ottenere risultati ottimali in materia di appalti, mediante procedure efficienti. Davanti a tali sfide, è sempre più necessario realizzare un mercato europeo degli appalti funzionale ed efficiente che possa raggiungere questi obiettivi ambiziosi.
Il documento si fonda, inoltre, sulla consapevolezza della necessità di un ammodernamento degli strumenti normativi vigenti per renderli più idonei alla costante evoluzione del quadro politico, sociale ed economico.
In vista di tale scopo è necessario conseguire alcuni obiettivi complementari.
Il primo è una maggiore efficienza della spesa pubblica. Per conseguire quest’obiettivo è essenziale creare condizioni di forte concorrenza per gli appalti pubblici aggiudicati nel mercato interno. Gli offerenti devono avere la possibilità di competere in condizioni di parità e occorre evitare distorsioni della concorrenza. Allo stesso tempo, è fondamentale accrescere l’efficienza delle stesse procedure di appalto: procedure più flessibili con mirate misure di semplificazione, per soddisfare le specifiche esigenze delle amministrazioni aggiudicatrici più piccole, potrebbero aiutare i committenti pubblici a ottenere i migliori risultati possibili con i minori investimenti possibili in termini di tempo e denaro pubblico.
L’obiettivo di garantire appalti pubblici più efficienti viene affrontato soprattutto attraverso le soluzioni contenute nella parte 2 (Migliorare gli strumenti a disposizione delle amministrazioni aggiudicatrici) e nella parte 3 (Un mercato europeo degli appalti più accessibile) del Libro verde.
Un altro obiettivo complementare è far sì che i committenti facciano un miglior uso degli appalti pubblici a sostegno di obiettivi sociali comuni: fra questi la tutela dell’ambiente; una maggiore efficienza energetica e sotto il profilo delle risorse; la lotta contro i cambiamenti climatici; la promozione dell’innovazione e dell’inclusione sociale e infine la garanzia delle migliori condizioni possibili per la fornitura di servizi pubblici di elevata qualità.
Il perseguimento di questo obiettivo potrebbe anche contribuire al conseguimento di quello volto ad accrescere l’efficienza della spesa pubblica a lungo termine, ad esempio spostando l’accento dal prezzo iniziale più basso al costo del ciclo di vita più basso. La parte 4 del Libro verde (Uso strategico degli appalti pubblici) tratta le questioni relative a questo obiettivo.
Il Libro verde contiene anche una riflessione relativa a questioni importanti che finora non sono state trattate in maniera adeguata in sede europea, come la necessità di prevenire e combattere la corruzione e i favoritismi (parte 5) e il modo per migliorare l’accesso delle imprese europee ai mercati dei paesi terzi (parte 6). Inoltre, anche il riesame del quadro legislativo sarà un’occasione per considerare l’opportunità di perfezionare alcuni concetti e nozioni fondamentali per garantire una maggiore certezza giuridica alle amministrazioni aggiudicatrici e alle imprese (parte 1).
In tale contesto, il riesame potrebbe offrire l’opportunità di accrescere la convergenza tra l’applicazione delle norme UE in materia di appalti pubblici e l’applicazione delle norme UE in materia di aiuti di Stato.
Parallelamente al Libro verde, la Commissione ha avviato un’ampia valutazione dell’impatto e dell’efficacia sotto il profilo dei costi della politica UE in materia di appalti pubblici.
Tale valutazione raccoglierà prove oggettive basate sui dati del mercato in relazione al funzionamento della vigente normativa sugli appalti, per consentire un’analisi empirica dei settori in cui sono necessari miglioramenti. I risultati di questa nuova ricerca saranno resi pubblici nell’estate 2011.
Assieme ai risultati della valutazione, i contributi delle parti interessate al Libro verde alimenteranno la riflessione sulla futura riforma delle norme UE in materia di appalti pubblici, che sfocerà in una proposta di riforma del quadro normativo vigente.