Troppi secondi ricoveri in Sardegna, troppi parti cesarei in Campania, troppe fughe di cittadini da Valle d’Aosta e Basilicata per cercare cure altrove. Questi sono alcuni dei dati emersi dall’operazione trasparenza, lanciata dal Ministero della Salute, che ha pubblicato onlone le performance di Regioni e ospedali, valutando dall’ottimo al pessimo i servizi sanitari regionali. I risultati mostrano un Paese separato in due, se non in tre parti, con una Sanità d’eccellenza concentrata in Toscana, Veneto ed Emilia Romagna e il resto del Paese che si divide tra la promozione con sufficienza e bocciature. Le peggiori performance in Lazio, Sicilia, Calabria e Campania. Il lavoro delle Asl e delle Aziende ospedaliere da oggi sarà alla portata dei cittadini: l’efficienza e l’appropriatezza dei servizi erogati, per la prima volta in Italia, sono stati oggetto di verifica mediante i dati assunti con le SDO (Schede di Dimissione Ospedaliere) o altri flussi ministeriali. A tal fine il Ministro Fazio ha affidato nell’ambito del progetto SIVEAS (Sistema nazionale di Verifica e controllo sull’Assistenza Sanitaria), al Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa l’elaborazione, in via sperimentale, di un primo gruppo di indicatori per misurare l’appropriatezza, l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari erogati, elaborati a livello regionale, Asl per Asl, Azienda ospedaliera per Azienda ospedaliera.
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Sanità: Italia divisa in tre
22.05.2010