Pisa 2009: pubblicati i risultati

16.05.2010

Martedì 7 dicembre 2010, sono stati pubblicati i risultati dell’indagine Pisa sulle competenze di lettura, matematica e scienze degli allievi di 15 anni.

Ogni indagine Pisa esamina in modo particolare una delle tre competenze: il Pisa 2009, così come era avvenuto nella prima edizione del 2000, ha dedicato una particolare attenzione alla competenza in lettura riservandole uno spazio maggiore nei questionari cognitivi somministrati agli studenti.

Corea e Finlandia sono le nazioni con i migliori risultati in lettura e in generale emerge che le ragazze leggono di più dei ragazzi ma che complessivamente la percentuale degli studenti che dichiara di leggere per piacere personale diminuisce passando dal 69% del 2000 al 64% del 2009.

A livello nazionale l’indagine ha coinvolto 30.905 studenti italiani e 1.097 scuole facenti parti di un campione che, oltre ad essere stratificato per tipo di scuola, come nei precedenti cicli, per la prima volta è rappresentativo di tutte le regioni italiane e delle due province autonome di Trento e Bolzano. Nelle precedenti edizioni, infatti, il coinvolgimento aveva riguardato soltanto 12 regioni.

I dati sulle competenze di base dei nostri quindicenni, pubblicati dall’Invalsi, l’Istituto per la valutazione che ha curato per l’Italia la raccolta dei dati dell’indagine internazionale Pisa 2009, sembrano essere piuttosto confortanti e registrano, rispetto alla precedente edizione, un recupero significativo (lettura +3,6%,matematica +4,5%,scienze +2,9%). Recupero che ha riguardato soprattutto le regioni meridionali.

I risultati a livello nazionale sono particolarmente positivi se confrontati con quelli della Finlandia che, seppure si collochi sempre in posizioni di eccellenza, ha registrato, rispetto ai risultati Pisa 2006, variazioni negative in tutte e tre le competenze.

L’obiettivo di PISA è la valutazione della literacy, concetto che non include solo le nozioni acquisite durante il periodo di scolarità obbligatoria ma soprattutto la capacità di riflettere sulle proprie conoscenze ed esperienze, come anche la capacità di applicare queste conoscenze ai problemi e ai compiti della vita quotidiana. Il filo conduttore, quindi, è il concetto di apprendimento per tutta la vita.

I campi su cui l’indagine si sofferma sono la lettura, intesa come comprensione del testo, la matematica e le scienze.

La literacy in lettura è definita come “la comprensione e l’utilizzazione di testi scritti e la riflessione sui loro contenuti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella società”.

La literacy matematica è: “…la capacità di un individuo di identificare e comprendere il ruolo che la matematica gioca nel mondo reale, di operare valutazioni fondate e di utilizzare la matematica e confrontarsi con essa in modi che rispondono alle esigenze della vita di quell’individuo in quanto cittadino che esercita un ruolo costruttivo, impegnato e basato sulla riflessione”.

Infine, per l’ambito scientifico viene misurata: “…la capacità di utilizzare conoscenze scientifiche per identificare domande di tipo scientifico, acquisire nuove conoscenze, spiegare fenomeni scientifici e trarre conclusioni concrete su problemi di carattere scientifico; la comprensione degli elementi caratteristici della scienza in quanto forma di ricerca e di conoscenza umana; la consapevolezza di come la scienza e la tecnologia plasmino il nostro ambiente materiale, intellettuale e culturale; la volontà di impegnarsi quale cittadino razionale per problematiche di carattere scientifico e legate alla scienza”.

 http://www.oecd.org/document/12/0,3343,en_21571361_44315115_46623628_1_1_1_1,00.html

http://www.invalsi.it/invalsi/ri/pisa2009.php?page=pisa2009_it_09

a cura di Ezia Palmeri