Commissione Europea: invio di pareri motivati a 20 Stati membri per incompleta attuazione del norme sul mercato interno in materia di energia

10.05.2010

La Commissione europea ha deciso di inviare a 20 Stati membri 35 richieste separate relative alla mancata corretta attuazione e applicazione di vari aspetti della normativa UE volti a creare un mercato unico in materia di energia in cui siano garantite condizioni di concorrenza e la sicurezza degli approvvigionamenti.
Gli Stati membri destinatari delle censure della Commissione sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Regno Unito, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.
In linea generale, le principali violazioni al quadro regolatorio definito dalle direttive e dai regolamenti comunitari in materia riguardano:
– la mancanza di informazioni fornite dagli operatori dei sistemi di trasmissione del gas e dell’elettricità che ostacola un effettivo accesso dei fornitori alla rete;
– l’inadeguatezza dei sistemi di attribuzione della capacità di rete, che impedisce un uso ottimale delle reti per il trasporto di gas e di elettricità negli Stati membri;
– la mancanza di coordinamento e cooperazione transfrontaliera tra i gestori di sistemi di trasmissione di elettricità e le autorità nazionali, necessari per distribuire meglio la capacità di rete nelle interconnessioni transfrontaliere, in modo che la rete elettrica esistente possa soddisfare in maniera ottimale le necessità regionali ed europee;
– l’inadeguatezza degli sforzi compiuti dai gestori delle reti di trasmissione del gas per offrire agli utilizzatori della rete la possibilità di introdursi nei mercati del gas situati a monte;
– l’assenza di interventi efficaci delle autorità degli Stati membri nei casi di violazione dei regolamenti UE e la mancanza di sanzioni efficaci a livello nazionale;
– la mancanza di procedure adeguate di risoluzione delle controversie a disposizione dei consumatori;
– l’assenza di procedure trasparenti, semplici e poco costose per la gestione dei reclami può rendere i consumatori riluttanti a sfruttare i vantaggi del mercato unico dell’energia

Per quanto concerne più direttamente l’Italia, la Commissione, nonostante alcune positive evoluzioni del quadro regolatorio nazionale che hanno consentito di superare alcuni dei rilievi che erano stati sollevati all’avvio della procedura di infrazione aperta nel giugno del 2009, ha comunque deciso di emettere il parere motivato per quegli aspetti del quadro regolatorio nazionale che ancora presentano dei profili di criticità.
Nel dettaglio, in tema di energia elettrica vengono essenzialmente in rilievo il non corretto utilizzo delle disposizioni sulle esenzioni previste per la realizzazione delle nuove interconnessioni e la mancanza di sistema infragiornaliero di gestione delle congestioni sulle interconnessioni, mentre per il settore del gas il problema principale è rappresentato dal fatto che il gestore della rete di trasporto – il Transport System Operator (TSO) – ancora non soddisfa adeguatamente tutti i requisiti di trasparenza richieste dalla regolamentazione europea.

Maggiori informazioni sulla vicenda possono essere reperite sul sito della Commissione al seguente indirizzo:

http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/836&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en

a cura di Luigi Alla