Corte costituzionale, sentenza 15 gennaio 2010, n. 9 – Illegittimità l.r. Piemonte 28 luglio 2008, n. 23, disciplina dell’organizzazione degli uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza e il personale

04.05.2010

Corte costituzionale, sentenza 15 gennaio 2010, n. 9

Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha proposto, con riferimento agli articoli 3 e 97 della Costituzione, questione di legittimità costituzionale dell’art. 24, comma 2, della legge della regione Piemonte 28 luglio 2008, n. 23, recante “Disciplina dell’organizzazione degli uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza e il personale”.

Ad avviso del Presidente del Consiglio dei ministri, l’art. 24, comma 2, della l. r. Piemonte n. 23/2008, secondo cui “gli incarichi di direttore regionale possono essere conferiti, entro il limite del 30 per cento dei rispettivi posti (…) a persone esterne all’amministrazione regionale” consente l’assunzione di personale dirigenziale dall’esterno in misura tripla rispetto alla previsione statale, ovvero l’art. 19, comma 6, del d. lgs. 165 del 2001 che limita il conferimento a soggetti esterni al 10 per cento della dotazione organica dei dirigenti di prima fascia (e all’8 per cento della dotazione organica dei dirigenti di seconda fascia).

La disposizione regionale consentendo l’assunzione di un numero elevato di soggetto estranei all’amministrazione, senza concorso e a tempo determinato, contrasterebbe – ad avviso del ricorrente – con il principio di buon andamento (di cui all’art. 97 Cost.). Inoltre, la genericità della previsione regionale e l’assenza di elementi esplicativi renderebbero la disposizione impugnata irragionevole e, dunque, illegittima sotto il profilo dell’art. 3 Cost.

La Corte costituzionale ha ritenuto fondata la questione sollevata in riferimento all’art. 97 Cost., sulla base della motivazione che la deroga contenuta nella legge della regione Piemonte non è circoscritta ai casi nei quali ricorrano specifiche esigenze di interesse pubblico, come richiesto da consolidata giurisprudenza costituzionale (sentt. n. 293/2009, n. 215/2009, n. 363/2006; n. 81/2006) e come stabilito da analoghe disposizioni rinvenibili sia nell’ordinamento statale che in alcuni di quelli regionali.

La questione di legittimità costituzionale sollevata in riferimento all’art. 3 Cost. rimane assorbita

a cura di Giovanna Perniciaro