Il Consiglio di Stato dichiara che la discrezionalità amministrativa nella individuazione delle zone di protezione degli uccelli non può intendersi limitata attraverso l’esclusivo riferimento all’inventario IBA 89 ( importants beards areas), potendo essere estesa ad aree diverse sol che la determinazione sia supportata da adeguata istruttoria che dia conto del perseguimento in concreto della finalità protettiva in relazione alla particolare situazione dei luoghi (in particolare, sotto il profilo della dimostrata presenza di flussi di uccelli appartenenti a specie protette). Inoltre, è evidente la inadeguatezza della relazione tecnica prodotta in primo grado dalla odierna parte appellante e della sua incapacità di smentire i dati istruttori acquisiti dalla Amministrazione; viepiù considerando l’imprecisato periodo stagionale in cui l’osservazione sulla presenza di uccelli è stata compiuta e della sua limitatezza temporale, di per sé incapace di fornire dati suscettibili di apprezzamento tecnico-scientifico.
CONSIGLIO DI STATO, Sez. VI, 21/07/2010, Decisione n. 4794
02.05.2010