Possibile inefficacia dei Piani di rientro per la Sanità

20.01.2010

Rischia di tradursi in un flop la gestione dei piani di rientro dai debiti sanitari accumulati fino al 2005 in Lazio, Campania, Sicilia, Abruzzo e Molise con Asl e ospedali in extradeficit. Un dossier della Corte dei Conti, trasmesso al Parlamento, punta l’indice sui bilanci 2001-2005, che nelle 5 Regioni sotto tutela valevano 23,6 mld di euro di debiti. Su tale ammontare lo Stato è intervenuto con assegnazioni specifiche (3 mld) e prestiti dell’Economia (9 mld), pretendendo con i piani di rientro di azzerare i deficit e riqualificare il sistema in tempi certi. L’obiettivo di uscire dal tunnel entro il 2010 sembra irraggiungibile. L’entità stimata dei disavanzi 2001-2005 è “provvisoria e suscettibile di continue rideterminazioni”, sia a causa delle situazioni amministrative e contabili delle aziende sanitarie, sia perché le Regioni “hanno sovrapposto le proprie patologie gestionali a quelle delle aziende”. Considerate gravi anche le posizioni di banche e advisor a causa dei conflitti di interesse.

a cura di Gabriele Ghirlanda