La Direttiva 2006/123/CE ed il nuovo quadro comunitario di riferimento per la liberalizzazione dei servizi nel mercato interno

15.01.2010

Sommario: Introduzione: il settore dei servizi tra (la spinta verso) l’apertura globale ed i ritardi nella costruzione del mercato interno. Parte Prima – Evoluzione del quadro comunitario in materia di libera circolazione dei servizi – 1. L’avvio del processo di integrazione europea e l’importanza delle libertà fondamentali del Trattato nella prospettiva della realizzazione del mercato comune. – 2. La libera circolazione delle “persone” che esercitano un attività economica e le sue molteplici declinazioni. – 2.1. La libera circolazione dei “lavoratori”: ambito di applicazione soggettivo ed oggettivo della disciplina e relativi elementi caratterizzanti. Cenni. – 2.2. Le limitazioni ammissibili alla libera circolazione dei lavoratori. – 3. La libertà di stabilimento. – 3.1. Ambito di applicazione soggettivo ed oggettivo. – 3.2. Modalità di esercizio: lo stabilimento primario e quello secondario. – 3.3. Il regime: il divieto di discriminazione e la regola del trattamento nazionale. – 3.4. Il limiti del trattamento nazionale e la necessità di andare oltre il divieto di discriminazione. – 4. La libera prestazione dei servizi. – 4.1. Ambito di applicazione soggettivo ed oggettivo. – 4.2. La ampia nozione di servizi e le differenti modalità di prestazione transfrontaliera. – 4.3. Il regime della libera prestazione dei servizi. – 5. Le deroghe alle libertà di circolazione (diritto di stabilimento e libera prestazione di servizi). – 5.1. La limitata ammissibilità alle sole ipotesi espressamente previste nel Trattato per le misure discriminatorie. – 5.2 La (iniziale)generale ammissibilità di misure restrittive indistintamente applicabili nella giurisprudenza comunitaria. – 5.3….e la progressiva messa in discussione anche delle misure indistintamente applicabili aventi effetti restrittivi. – 5.4. I (diversi) regimi delle restrizioni ammissibili: tra la tendenza alla definizione di un sistema unitario e le sfumature interpretative della giurisprudenza. – Parte Seconda – Il nuovo assetto dei servizi nel mercato interno: la Direttiva 2006/123/CE – 1. La strategia di Lisbona ed il completamento del mercato interno dei servizi nelle iniziative della Commissione. – 2. L’originaria proposta della Commissione: la generalizzazione del principio del paese d’origine per il completamento del mercato interno in materia di servizi e le critiche ad esso avanzate. – 3. Il compromesso raggiunto per l’adozione della Direttiva e l’emersione di nuovi profili di criticità. – 4. La Direttiva servizi 2006/123/CE: finalità e strumenti fondamentali. – 5. Ambito di applicazione: i «servizi», i «prestatori » ed i «requisiti» assoggettati. – 6. Le attività escluse dall’ambito di applicazione della direttiva. – 7. Rapporti con altre disposizioni di diritto comunitario e nazionale. – 8. Il diritto di stabilimento. – 8.1. Riduzione delle attività assoggettate a regimi autorizzatori e relative condizioni di rilascio, durata e validità. – 8.2. Revisione dei requisiti nazionali in materia di accesso e/o esercizio di attività di servizi. – 8.3. I requisiti assolutamente vietati. – 8.4. I requisiti soggetti a valutazione. – 9. La libera prestazione dei servizi. – 9.1. Ambito di applicazione e disciplina applicabile. – 9.2. Limitazioni ammissibili alla libera prestazione di servizi: le eccezioni generali. – 9.3. Le eccezioni specifiche. – 9.4. Le eccezioni individuali. – 10. La direttiva servizi e la rottura del regime unitario della libera prestazione dei servizi. – 11. Le discipline particolari. – 11.1. La disciplina per i servizi di interesse economico generale. – 11.2. La disciplina delle professioni regolamentate. – 12. Le ulteriori misure di liberalizzazione della prestazione dei servizi: la disciplina in tema di comunicazioni commerciali e di attività multidisciplinari. – 13.  Diritti dei prestatori e diritti dei destinatari. – 14. Le misure volte a promuovere la (politica di) qualità dei servizi. – 15. Obblighi di semplificazione amministrativa: sportelli unici e procedure elettroniche. – 16. Cooperazione amministrativa e mutua assistenza tra gli Stati membri per la realizzazione del mercato interno dei servizi. – 17. Implementazione dinamica, valutazione reciproca e prospettive di convergenza regolatoria.

di Luigi Alla


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