Anziché respingere un emendamento del Governo, il Senato può invitare il Governo a ritirarlo, con apposito ordine del giorno?

23.07.2009

Nel corso della seduta pomeridiana dell’Assemblea del Senato del 24 giugno 2009, durante la discussione dell’A.S. 816 e abb. (recante “Ratifica ed esecuzione della Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione, adottata dalla Assemblea generale dell’ONU il 31 ottobre 2003 con risoluzione n. 58/4, firmata dallo Stato italiano il 9 dicembre 2003, nonché norme di adeguamento interno e modifiche al codice penale e al codice di procedura penale”), è emersa una valutazione critica dell’emendamento 3.100 (testo 2) del Governo, condivisa da gran parte delle forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, in quanto il testo, ancorché già riformulato, sembrava dare adito a interpretazioni favorevoli alla impossibilità di procedere per il reato di concussione nei confronti di alcune categorie di soggetti, tra i quali i membri italiani del Parlamento europeo, nonché i funzionari, gli agenti e le persone comandate presso organismi delle Comunità europee. L’impasse derivava anche dal dibattito che si sta svolgendo da tempo, a livello internazionale, circa un possibile ripensamento del reato di concussione, magari attraverso una più o meno integrale ridefinizione della fattispecie penale. Tuttavia, persistendo il reato nell’ordinamento italiano, il sen. Casson (Pd) segnalava come l’eventuale approvazione dell’emendamento governativo avrebbe sicuramente comportato una qualche irrazionalità nella tipicità dei reati e nella proporzionalità tra pene principali e pene accessorie. In seguito il sen. Quagliariello (Pdl) ha richiesto una breve sospensione della seduta, nel corso della quale si sono riuniti informalmente i Capigruppo. In questa riunione la soluzione è stata individuata nella presentazione, a firma di rappresentanti di tutti i gruppi, di un ordine del giorno che invitava il Governo al ritiro dell’emendamento in questione, anche al fine di non arrivare ad un voto negativo dell’Assemblea su una materia tecnica, ma di grande impatto sull’opinione pubblica. L’ordine del giorno è stato accettato dal Governo (e quindi non è stato posto in votazione) e l’emendamento è stato conseguentemente ritirato dal Governo.

a cura di Giovanni Piccirilli