Come si esercita il vaglio presidenziale di costituzionalità sulle proposte emendative o sui “maxiemendamenti”?

02.07.2009

La Presidenza precisa, sempre nel corso della seduta della Camera dei deputati del 12 maggio 2009, durante l’esame del disegno di legge recante “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” (C. 2180-A), la natura e la portata del vaglio di “costituzionalità” esercitato dalla stessa in relazione (in questo caso) ai “maxiemendamenti” presentati. Si tratta, richiamandosi un intervento del Presidente della Camera nella seduta della Giunta per il regolamento del 7 marzo 2002, di un potere-dovere della Presidenza che può configurarsi solo quando le proposte emendative appaiono in contrasto con l’autonomia costituzionale delle Camere o le prerogative parlamentari, ovvero appaiano in manifesto ed evidente contrasto con singole disposizioni costituzionali o con i principi supremi dell’ordinamento costituzionale. Tuttavia, nei casi in cui il contrasto con le norme costituzionali possa apparire problematico o presentare margini di opinabilità (come nel caso di specie, sollevato dall’on. Soro), l’esercizio del potere presidenziale di vaglio deve essere bilanciato con la salvaguardia delle prerogative dell’Assemblea, affinchè l’eventuale decisione del Presidente non finisca per risolversi in una loro lesione.

a cura di Piero Gambale