La pausa pomeridiana nei lavori dell’Assemblea della Camera è facoltativa?

24.04.2009

Nel corso della seduta dell’Assemblea della Camera del 7 aprile 2009, durante la discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 11 del 2009, in materia di Sicurezza pubblica e contrasto alla violenza sessuale (A.C. 2232-A), il deputato Giachetti (PD) ha richiesto alla Presidenza di far osservare l’ora di pausa nei lavori dell’Assemblea che il Presidente della Camera si era impegnato a garantire al momento dell’attivazione del sistema di votazione mediante impronte digitali e che nelle settimane precedenti, nei giorni in cui si erano svolte votazioni in Assemblea, era stata costantemente rispettata, intervenendo tra le 17 e le 18.
Alla richiesta si sono associati i deputati Compagnon (UDC) e Borghesi (IDV), mentre hanno espresso parere contrario i deputati Baldelli (PDL) e Dussin (LNP).
Il Vicepresidente Buttiglione ha obiettato che la sospensione pomeridiana dei lavori non è contemplata nel Regolamento, né era stata esplicitamente prevista in sede di programmazione dei lavori da parte della Conferenza dei capigruppo. Dunque, vi si sarebbe potuto procedere, su iniziativa del Presidente – cui l’art. 8 reg. Cam. demanda la direzione dei lavori – nel caso in cui vi fosse stato un accordo unanime tra i gruppi, condizione che nel caso di specie non ricorreva. Di conseguenza, i lavori sono proseguiti senza alcuna interruzione.

a cura di Giovanni Piccirilli