Il diniego di nulla osta paesaggistico – sia a regime, sia a fronte di domande di sanatoria – deve essere assistito da una motivazione concreta sulla realtà dei fatti e sulle ragioni ambientali ed estetiche che sconsigliano alla P.A. di non ammettere un determinato intervento: affermare che un determinato intervento compromette gli equilibri ambientali della zona interessata per le incongruenze fra tipologia e finiture prescelti in progetto e contesto paesaggistico, senza nulla aggiungere, non spiega alcunché sul futuro danno alle bellezze ambientali che ne deriverebbe ed è un mero postulato apodittico
Il diniego di nulla osta paesaggistico deve essere assistito da una motivazione concretaT.A.R. Liguria Genova Sez. I, 8 aprile 2009, n. 617
08.04.2009