L’opportunità della semplificazione, in un paese come l’Italia, afflitto dall’elefantiasi del settore pubblico e dalla farraginosità degli adempimenti che questo richiede, è intuitiva per chiunque. Di qui il successo della semplificazione come parola d’ordine, slogan, linea di tendenza.
La pratica della semplificazione, invece, è tutt’altro che agevole. Anzitutto, dietro la l’invasività e l’incoerenza delle norme, la lunghezza e l’incertezza delle procedure, la ridondanza degli adempimenti possono annidarsi interessi che godono del mantenimento dello status quo. A parole tutti vogliono semplificare. Farlo sul serio e in profondità significa scontrarsi con resistenze, aspettative di segno contrario, o anche semplicemente abitudini inveterate. Ecco dunque che la semplificazione, per riuscire, richiede un forte e duraturo impegno da parte della classe dirigente, e in primo luogo da parte dei vertici politici.
La formazione della dirigenza locale per la semplificazione
16.02.2009