Quali conseguenze procedurali discendono dal riscontro di errori materiali nel testo oggetto di votazione in corso di dichiarazioni di voto?

21.05.2008

Nel corso della seduta della Camera dei deputati del 14 dicembre 2007, durante le dichiarazioni di voto su un maxiemendamento su cui il Governo ha posto la questione di fiducia, l’onorevole Duilio (Ulivo), Presidente della V Commissione bilancio, segnala che per un mero errore materiale non risultano riportate nell’allegato A del resoconto della seduta del giorno precedente (in cui il testo del maxiemendamento è pubblicato) alcune correzioni trasmesse dal Governo, in particolare in relazione al comma 36 del maxiemendamento oggetto dell’esame parlamentare.
L’onorevole Elio Vito (Forza Italia), intervenendo per un richiamo al regolamento, ricorda che non è possibile correggere errori formali dei quali ci si è accorti in fase di dichiarazione di voto sulla questione di fiducia. Pertanto, ad avviso dell’onorevole Vito e dell’onorevole Buontempo (gruppo La Destra), occorre rinviare il testo in Commissione per procedere alla riformulazione.
La Presidenza ricorda invece che le correzioni di carattere tecnico ai testi depositati, trasmesse dal Ministro per i rapporti con il Parlamento, sono state ammesse in conformità ai precedenti; su tale oggetto il Governo ha poi posto la questione di fiducia. Successivamente è stato riscontrato un errore tipografico (un precedente si riscontra nella seduta del 20 luglio 2005), la cui correzione non richiede un rinvio del testo in Commissione, tanto più che il testo su cui il Governo ha posto la questione di fiducia è stato distribuito correttamente alla Commissione e all’Aula e l’espressione è saltata solo nella riproduzione tipografica del testo.

a cura di Piero Gambale