E’ possibile integrare “politicamente” i criteri di ammissibilità delle proposte emendative ad un disegno di legge di conversione di un decreto-legge?

21.05.2008

Nella seduta della Camera dei deputati del 20 febbraio 2008, durante l’esame dell’articolo unico del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria (A.C. 3324-A/R), l’onorevole Violante, presidente della I Commissione (Gruppo Partito Democratico-l’Ulivo), nell’illustrare le modalità attraverso le quali si sono individuati, da parte delle Commissioni I e V i criteri di ammissibilità degli emendamenti, già specificati dal regolamento, evidenzia come il criterio-cardine sia stato quello della unanimità dei gruppi.
In altre parole – ricorda l’onorevole Violante – “il giudizio non ha riguardato l’importanza della materia, bensì la ricerca di un consenso più ampio”. In tal modo, sono state incluse anche materie sulle quali teoricamente vi sarebbe stata l’inammissibilità. Per gli emendamenti dichiarati inammissibili si è fatta comunque salva la possibilità di presentare ordini del giorno.

a cura di Piero Gambale