L’Autore analizza il sistema di esternalizzazione della gestione delle funzioni relative ai beni culturali, riscontrandone i notevoli limiti tecnico-giuridici che incidono negativamente anche sul piano della redditivita` economica del patrimonio culturale.
De iure condendo, si propone un ampliamento dell’area giuridica dell’affidamento a terzi oltre il segmento della sola valorizzazione, per ricomprendere anche la fruizione individuale. Poco soddisfacente appare anche la modifica apportata al Codice dei beni culturali e del paesaggio (artt. 112 e 115) dal D.Lgs. integrativo e correttivo 24 marzo 2006, n. 156.
L’esternalizzazione delle funzioni dei beni culturali alla luce del diritto dell’economia
20.02.2008