La Commissione richiede all’Italia di conformarsi alle sentenze della Corte di Giustizia in tema di recupero degli aiuti di Stato incompatibili.

18.02.2008

La Commissione europea ha presentato all’Italia due pareri motivati (seconda fase della procedura di infrazione prevista dall’articolo 228 del Trattato CE) con i quali si richiede il formale adempimento di due sentenze della Corte di Giustizia che avevano ordinato il recupero di aiuti di Stato illegittimi ed incompatibili con il Trattato.
Il caso cui si riferisce uno dei pareri motivati riguarda la pronuncia resa dalla Corte il 1 aprile 2004 (in causa C-99/02) nella quale era stato riconosciuto che l’Italia non aveva rispettato gli obblighi di recupero imposti dalla decisione della Commissione dell’11 maggio 1999 in tema di misure di aiuto per la promozione dell’occupazione.
La seconda vicenda era invece relativa ad una decisione di recupero degli aiuti di Stato concessi ad imprese di servizi pubblici a prevalente capitale pubblico (le cd. “municipalizzate”). Sebbene la sentenza della Corte del 1 giugno 2006, (in causa C-207/05) avesse ordinato il recupero degli aiuti illegittimi, l’Italia non ha ancora informato la Commissione circa l’avvenuto completamento del recupero.
La Commissione rileva come all’origine dell’inadempienza dell’Italia vi sia soprattutto il fatto che alcune ingiunzioni di pagamento emesse dalle autorità italiane sono state sospese dai giudici nazionali. Sul punto, l’Esecutivo comunitario ricorda come le decisioni di sospensione e il mancato completamento da parte dell’Italia del recupero violino la legislazione comunitaria.
Infatti, come affermato dalla stessa giurisprudenza della Corte di Giustizia (sentenza 5 ottobre, in causa Scott, C-232/05) «i tribunali nazionali sono tenuti ad evitare qualsiasi provvedimento che possa ostacolare il processo di recupero immediato ed effettivo».
La Commissione osserva, infine, che se l’Italia continuerà a non conformarsi alle decisioni dei Giudici comunitari, essa potrà adire nuovamente la Corte di giustizia e chiedere l’imposizione di ammende fino al completo recupero degli aiuti, sotto forma di penalità di mora, somme forfettarie o entrambe.
Maggiori informazioni sui procedimenti di infrazione relativi agli Stati membri possono essere reperite al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/community_law/infringements/infringements_en.htm
a cura di Luigi Alla