Pubblicato il Piano italiano di azione sulle droghe

08.01.2008

Il Ministro della Solidarietà sociale, il 29 novembre scorso, ha illustrato al Consiglio dei Ministri le linee portanti del Piano italiano di azione sulle droghe, segnalando che il provvedimento – che colma un grave ritardo rispetto alle politiche dell’Unione Europea su questa materia – è anche il risultato di una larghissima partecipazione di Regioni, Province e Comuni.
In particolare, tra le diverse opzioni possibili sulla durata del primo piano italiano, la scelta si è orientata su quella annuale (2008), al fine di giungere al termine dell’anno e di riagganciare la cadenza quadriennale (2009 – 2012) del piano di azione dell’Unione Europea. Ulteriore caratteristica del Piano è la partecipazione alla sua costruzione dei rappresentanti di tutte le istituzioni competenti per tematica. Si ipotizza, inoltre, di sottoporre le proposte e le caratteristiche generali del piano all’attenzione della società civile, al fine di raccogliere pareri, commenti, critiche e proposte da sottoporre di nuovo alle istituzioni responsabili per un’eventuale adozione, quando in linea con le scelte delle stesse istituzioni. Al fine di procedere all’elaborazione del piano, è stato quindi composto un apposito Tavolo di lavoro al quale sono stati chiamati rappresentanti delle istituzioni impegnate nelle azioni e così identificati: Ministero della solidarietà sociale; Ministero della salute; Ministero dell’interno; Ministero della pubblica istruzione; Ministero degli affari esteri; Ministero della giustizia; Dipartimento per le politiche giovanili e le attività sportive; Dipartimento per le politiche della famiglia; 3 rappresentanti regionali per l’area della salute (identificati dal coordinamento tematico delle Regioni); 3 rappresentanti regionali per l’area delle politiche sociali (identificati dal coordinamento tematico delle Regioni); ANCI; UPI. Alle attività del Tavolo hanno, inoltre, partecipato i rappresentanti del Dipartimento per gli affari regionali e del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. È stato, inoltre, chiesto il contributo e la presenza di rappresentanti dell’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze (OEDT –EMCDDA), al fine di poter usufruire dell’esperienza accumulata nel processo di revisione dello stesso piano di azione europeo e del monitoraggio di diversi piani nazionali.

a cura di Paolo Zuddas