Viola il diritto comunitario l’esclusione di terre e rocce da scavo destinate all’effettivo riutilizzo dall’ambito di applicazione della disciplina nazionale sui rifiutiCorte di Giustizia delle Comunità Europee, sez. III, 18/12/2007, C-194/05

18.12.2007

Corte di Giustizia delle Comunità Europee, sez. III, 18/12/2007, C-194/05

Nella misura in cui l’art. 10 della legge 23 marzo 2001, n. 93, e l’art. 1, commi 17 e 19, della legge 21 dicembre 2001, n. 443, hanno escluso dall’ambito di applicazione della disciplina nazionale sui rifiuti le terre e le rocce da scavo destinate all’effettivo riutilizzo per reinterri, riempimenti, rilevati e macinati, con esclusione di quelli provenienti da siti inquinati e da bonifiche con concentrazione di inquinanti superiore ai limiti di accettabilità stabiliti dalle norme vigenti, la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi che le incombono in forza della direttiva del Consiglio 15 luglio 1975, 75/442/CEE, sui rifiuti, come modificata dalla direttiva del Consiglio 18 marzo 1991, 91/156/CE.

* Segnalazione giurisprudenziale dell’unità di ricerca costituita presso il Centro di ricerca sulle amministazioni pubbliche “Vittorio Bachelet” nell’ambito dell’incarico affidato dal FORMEZ per la realizzazione di un Osservatorio giurisprudenziale in materia di diritto ambientale

a cura di Pietro Falletta