Presentato dal Presidente della Commissione José Barroso insieme a Andris Piebalgs e Neelie Kroes, responsabili rispettivamente dell’Energia e della Concorrenza, il cd. “terzo pacchetto” di misure per la liberalizzazione e l’integrazione del mercato europeo dell’energia.
La presentazione delle nuove misure per rilanciare la Politica comunitaria in materia di energia era stata annunciata dalla Commissione nella Comunicazione “Una politica energetica per l’Europa” (COM (2007) 1 def) approvata dal Consiglio europeo nel marzo 2007 nella quale si sottolineava la necessità di definire una nuova strategia energetica per avere un’economia europea più forte, approvvigionamenti più sicuri ed affidabili, maggiore competitività nei settori energetici nell’interesse dei consumatori ed uno sviluppo sostenibile con basse emissioni di carbonio.
Il «pacchetto di misure» è composto da un Regolamento che istituisce l’Agenzia europea di cooperazione tra le Autorità nazionali di regolamentazione nel settore dell’energia; una Direttiva relativa all’energia elettrica che modifica e integra la cd. direttiva “Elettricità” (2003/54/CE); una Direttiva relativa al gas che modifica e integra la cd. direttiva “Gas” (2003/55/CE); un Regolamento in materia di energia elettrica che modifica e integra il regolamento (CE) n. 1228/2003 per gli scambi transfontalieri di energia ed un Regolamento relativo al gas che modifica e integra il regolamento (CE) n. 1775/2005 in materia di condizioni di accesso alle reti di trasporto del gas naturale.
Tra le principali misure contenute nel «pacchetto» vi è la previsione della separazione tra l’attività di produzione e quella di trasporto di gas ed elettricità che riguarderà tutte le società, pubbliche o private, europee e non europee, che intendano operare nell’Unione.
Per la disaggregazione delle attività, l’opzione preferita dalla Commissione è la separazione della proprietà in base alla quale non sarà più consentito ad un’unica impresa possedere una rete di trasporto ed essere contemporaneamente attiva nella produzione o nell’erogazione di energia.
In alternativa alla separazione proprietaria, si prevede anche che la disaggregazione potrà essere realizzata attraverso il ricorso al «Gestore di sistema indipendente», ovvero ad un sistema grazie al quale è consentito alle imprese verticalmente integrate di rimanere proprietarie della rete, a condizione, però, che la relativa gestione sia assicurata da un’impresa o un organismo indipendente.
Secondo la Commissione, entrambe le opzioni avranno effetti positivi in termini di incentivazione ad investire in nuove infrastrutture e in nuove capacità d’interconnessione e di produzione, con effetti positivi in termini di riduzione dei prezzi dei servizi ed incremento della sicurezza degli approvvigionamenti energetici.
In considerazione della fondamentale importanza strategica della politica energetica, la Commissione prefigura anche l’adozione di misure di salvaguardia volte ad assicurare che nelle ipotesi in cui imprese di Paesi terzi vogliano acquisire un interesse significativo o il controllo su una rete dell’UE, esse debbano dimostrare in modo inequivocabile di conformarsi alle norme di disaggregazione applicate alle imprese dell’UE.
Oltre alle disposizioni per assicurare una gestione neutrale delle infrastrutture di rete, il “pacchetto” di misure contiene anche previsioni per la semplificazione degli scambi transfrontalieri di energia, grazie alla creazione di un’Agenzia di cooperazione delle autorità di regolamentazione nazionali, la quale, oltre ad operare in funzione complementare alle Autorità di regolamentazione nazionali, potrà anche adottare decisioni di natura vincolante. Compito principale di tale Agenzia, sarà dunque quello di garantire un adeguato trattamento delle questioni transfrontaliere e consentire l’instaurazione di un’autentica rete unica europea, con i vantaggi che ne derivano in termini di diversità e di sicurezza dell’approvvigionamento.
Quanto ai tempi necessari prima della effettiva applicazione della nuova disciplina, la proposta prevede che, una volta approvate le nuove Direttive in materia di energia e gas, gli Stati membri avranno un anno e mezzo per il relativo recepimento all’interno dei vari ordinamenti nazionali ed un ulteriore anno per rendere effettiva la separazione proprietaria da parte delle rispettive imprese.
Da ricordare, inoltre, che sempre in tema di energia, la Commissione, nel luglio scorso, ha promosso anche l’adozione di una Carta dei diritti dei consumatori di energia nella quale saranno riuniti, per la prima volta in un unico documento, i diritti dei consumatori nel settore della fornitura di energia elettrica e di gas (alcuni dei quali già sanciti dalle Direttive 2003/54/CE in materia di Elettricità e Direttiva 2003/55/CE in materia di Gas) con riferimento a contratti, informazioni, prezzi, modalità di composizione delle controversie e strumenti di tutela in caso di pratiche commerciali sleali da parte degli operatori.
Tale iniziativa assume particolare rilevanza in seguito alla completa liberalizzazione dei mercati europei dell’energia che ha riconosciuto, a partire dal 1° luglio 2007, a tutti consumatori europei il diritto di scegliere il proprio fornitore di energia.
Proprio per garantire che tale scelta sia effettuata in modo consapevole, i consumatori devono poter disporre di informazioni chiare sulle differenze dei servizi offerti da vari fornitori, sulle forme di protezione contro indebiti condizionamenti tramite pratiche commerciali sleali (si veda, al riguardo, anche la Direttiva 2005/29/CE dell’11 maggio 2005), sulle condizioni di connessione, di fornitura e sulle condizioni contrattuali, sui prezzi, sulle misure di efficienza energetica, sull’origine e sul metodo di produzione dell’energia elettrica, sulla possibilità di fare ricorso a procedure semplici e poco costose in caso di controversie, ecc..
Tra le misure di cui si prevede l’introduzione, inoltre, figurano anche interventi di carattere sociale volti a fornire ai cittadini più vulnerabili, livelli minimi di servizi energetici (energia elettrica, riscaldamento e illuminazione) per fronteggiare il rischio dalla cd. “povertà energetica”.
Prima dell’adozione definitiva della Carta dei diritti, la Commissione procederà alla consultazione delle parti interessate: rappresentanti dei consumatori, Autorità di regolamentazione nazionali, Stati membri e rappresentanti dell’industria del gas e dell’elettricità e provvederà alla redazione del testo finale sulla base delle diverse informazioni raccolte.
Ulteriori approfondimenti sull’insieme delle misure contenute nel «Pacchetto energia» possono essere reperite sul sito della Commissione: http://ec.europa.eu/energy/electricity/package_2007/index_en.htm
Approfondimenti sulla politica energetica dell’UE, ed in particolare il testo della comunicazione della Commissione del 10 gennaio 2007 «Una politica dell’energia per l’Europa» possono essere reperiti su http://ec.europa.eu/energy/energy_policy/documents_en.htm.
Il testo della comunicazione della Commissione europea «Verso una Carta europea dei diritti dei consumatori di energia» è disponibile all’indirizzo seguente: http://ec.europa.eu/energy/energy_policy/consumers/index_en.htm.
Infine, maggiori informazioni sulla direttiva che vieta le pratiche commerciali sleali possono essere reperite su : http://ec.europa.eu/consumers/cons_int/safe_shop/fair_bus_pract/index_en.htm.