Il Ministro della Solidarietà sociale individua le priorità politiche nel documento di Programmazione strategica per l’anno 2007

23.02.2007

Il Ministro Paolo Ferrero ha individuato le priorità politiche del Ministero della Solidarietà sociale per l’anno in corso, adottando il documento di programmazione strategica per l’anno 2007, formulato in base a quanto previsto dalla direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di programmazione strategica.
Le priorità individuate tengono conto anche delle linee strategiche definite in sede comunitaria e, in particolare, della decisione n. 771/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006 che dichiara l’anno 2007 come “Anno europeo delle pari opportunità per tutti”, dei contenuti del Programma di Governo e del Documento di Programmazione Economico Finanziaria per gli anni 2007-2011 e del Rapporto nazionale sulle strategie per la protezione e l’inclusione sociale per gli anni 2006-2008.
Tra le priorità politiche più rilevanti indicate nel documento si segnalano:
1. Lo sviluppo degli interventi diretti a migliorare la qualità della vita delle persone e a garantire la piena esigibilità dei diritti di cittadinanza, con particolare attenzione alla definizione dei livelli essenziali di assistenza sociale.
In tale contesto, risulta essenziale la predisposizione di un’efficiente rete di interventi e servizi sociali diffusi in modo uniforme sul territorio. A tal fine, in considerazione delle responsabilità istituzionali stabilite dalla Costituzione, a livello centrale, dovranno essere definiti e formalizzati in modo chiaro e preciso, d’intesa con gli altri Ministeri cointeressati al sistema di interventi e servizi in argomento, i livelli essenziali delle prestazioni sociali, ai quali correlare le necessarie risorse finanziarie. In questo quadro, inizialmente, andranno considerati i livelli essenziali delle prestazioni per le persone non autosufficienti: dovrà essere stabilito un apposito piano di intervento, a partire dalla promozione di modalità organizzative innovative, favorendo in particolare lo sviluppo uniforme sul territorio delle attività di assistenza domiciliare integrata, utilizzando a tali fini appropriati stanziamenti. Più in generale, per quanto riguarda le risorse utilizzabili, si rende necessaria la riorganizzazione del Fondo nazionale per le politiche sociali. L’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali comporta, altresì, un quadro di riferimento nazionale in ordine alle professioni sociali per le quali è indispensabile, dunque, procedere alla definizione dei relativi profili. Parallelamente, il Ministero dovrà svolgere un’azione di coordinamento e confronto tra tutti i soggetti interessati alle politiche che riguardano le persone con disabilità, dando attuazione ai principi contenuti nei più recenti documenti definiti in ambito di organismi internazionali,e si dovrà impostare un complesso di azioni per il contrasto alla povertà e per favorire l’inclusione sociale. In particolare, dovranno essere esaminati con attenzione i risultati della sperimentazione del reddito minimo di inserimento, anche in vista di una eventuale estensione di tale misura, con gli adeguamenti risultati necessari.
2. La revisione della disciplina riguardante l’immigrazione e realizzazione di misure dirette a favorire la piena integrazione delle persone provenienti dai paesi extracomunitari.
In questa prospettiva, è indispensabile, prima di tutto, la ricostituzione della Consulta nazionale per i problemi degli immigrati e delle loro famiglie. E’ necessario inoltre procedere, congiuntamente alle altre Amministrazioni competenti, ad una radicale riforma della normativa in materia di immigrazione che permetta di affrontare adeguatamente le problematiche del settore, a partire dalla definizione di meccanismi di ingresso che favoriscano la regolarità; a tal fine, dovranno anche essere rafforzati i rapporti di cooperazione con gli Stati di provenienza dei flussi migratori. Rilevante attenzione dovrà essere dedicata ai minori immigrati, programmando uno specifico complesso di interventi, anche con la previsione di una figura-guida educativa (mentoring). Inoltre, con particolare e costante impegno dovranno essere affrontati i delicati problemi che investono gli immigrati di seconda e terza generazione, mediante un programma a carattere multidisciplinare, in collaborazione con le altre Amministrazioni coinvolte, volto alla piena integrazione sociale, che tenga conto particolarmente dei profili dell’istruzione, in modo specifico del contrasto della dispersione scolastica, della prevenzione di forme di devianza.
3. Potenziamento delle azioni dirette alla valorizzazione degli organismi compresi nel Terzo Settore, anche attraverso il consolidamento dei rapporti con le istituzioni pubbliche.
Dovranno essere messe in atto misure idonee a permettere agli organismi compresi nel Terzo Settore di esprimere pienamente le proprie capacità, fornendo, in tal modo, un rilevante contributo allo sviluppo economico e sociale della collettività. Nello sviluppo delle politiche sociali è indispensabile il coinvolgimento e la partecipazione del mondo del volontariato e dell’associazionismo, in un’azione sinergica con le istituzioni pubbliche, in vista dell’ottimizzazione delle risorse disponibili, dell’estensione e del miglioramento dei servizi fruibili dai cittadini, del rafforzamento della coesione sociale. A tali fini, si considera necessaria nel corso della legislatura l’elaborazione di un Testo unico per un assetto organico della legislazione in materia, anche in relazione agli aspetti fiscali.
4. L’attuazione di misure per la lotta alle dipendenze, anche mediante interventi di informazione, prevenzione e cura e riduzione del danno.
5. Lo sviluppo delle politiche intersettoriali.
Il miglioramento della qualità dei servizi pubblici rappresenta una linea prioritaria da seguire con particolare impegno. Un’altra importante linea da sviluppare riguarda la semplificazione degli adempimenti amministrativi, con conseguente riduzione degli oneri burocratici a carico dei destinatari dell’attività pubblica, condizione imprescindibile per agevolare l’esercizio dei diritti di cittadinanza e fattore essenziale per favorire la competitività e lo sviluppo del Paese. Nel processo di modernizzazione dell’apparato amministrativo, l’innovazione tecnologica e, soprattutto, l’uso delle ICT rappresenta un altro aspetto importante sul quale dovrà concentrarsi l’impegno dell’Amministrazione, anche con la ristrutturazione del sito WEB così da migliorare economicità efficienza ed efficacia.

a cura di Paolo Zuddas